16 Giugno 2013

MotoGP Barcellona Gara: Lorenzo batte le Honda, Rossi 4°

Tante cadute, Lorenzo avvicina la leadership

Non si era mostrato soddisfatto al termine delle qualifiche del sabato e, per certi versi, persino preoccupato, Jorge Lorenzo. Non una consuetudine per un pilota come lui, abituato a costruire le proprie vittorie sin dalle prime prove libere di ogni weekend di gara e fare della costanza di rendimento una delle sue armi vincenti. L’ha trovata, eccome se l’ha trovata, proprio nel momento più importante della tre-giorni trascorsa al Circuit de Catalunya di Montmelò, gestendo al meglio la Yamaha YZR M1 #99 e gli pneumatici (scelta la morbida al posteriore) Bridgestone nei 25 giri di una corsa impegnativa che ha sancito la personale seconda affermazione consecutiva dopo il Mugello, la terza stagionale e, sempre in tema di numeri, 26esima nella classe regina e 47esima nel Motomondiale. Una gran trionfo per il maiorchino che si conferma “Martillo” e riduce a soli 7 punti lo svantaggio in campionato da Dani Pedrosa, secondo sul filo di lana riuscendo a prevalere nel confronto diretto in squadra a scapito di Marc Marquez, terzo a completare il podio dopo un tentativo (azzardato e non riuscito) di sorpasso al penultimo giro, ironia della sorte proprio alla curva “Repsol”.

Con il trio iberico in fuga sin dai primi passaggi della contesa, a Valentino Rossi non è rimasto altro che concludere in quarta posizione ad effettivi 5″8 dalla vetta, riscattando (seppur parzialmente, considerato il distacco) una serie di episodi sfortunati tra Le Mans e Mugello. Non ha potuto attestarsi a questi livelli dopo qualifiche da protagonista Cal Crutchlow, scivolato proprio quando si ritrovava in quarta piazza con il chiaro tentativo di tenere il passo del terzetto di testa, ma in “buona compagnia”: a terra sono finiti (tra i piloti MotoGP 1000cc) anche Nicky Hayden, Andrea Iannone e Alvaro Bautista, con il portacolori del team Gresini fuori gioco addirittura al primo giro in piena fase di sorpasso nei confronti di Valentino Rossi (ancora?).

Complice questa serie di cadute e/o ritiri e con soli 16 piloti sul traguardo, hanno scalato diverse posizioni in classifica dopo le prove un positivo Stefan Bradl, quinto con la Honda RC213V “Clienti” del team LCR di Lucio Cecchinello a precedere uno scatenato (ed acciaccato) Bradley Smith, sesto da infortunato con Andrea Dovizioso alle sue spalle in una gara anonima per le quattro Ducati in gara. Si è riconfermato invece mattatore tra le CRT (6 vittorie su 6 gare) Aleix Espargaro, ottavo assoluto con la ART-Aprilia CRT del team Aspar a precedere un ritrovato Colin Edwards (9° con la FTR Kawasaki del Forward Racing) e Michele Pirro, decimo in rimonta dopo un’escursione fuori pista nei primi giri con la Ducati Desmosedici GP13 Laboratorio schierata dal Pramac Racing Team. A punti anche i nostri Danilo Petrucci (11° e 3° di classe CRT con la Ioda-Suter-BMW) e Claudio Corti (12° con la seconda FTR Kawasaki del Forward Racing), missione compiuta anche per Yonny Hernandez, Bryan Staring e Javier Del Amor, quindicesimo da “sostituto in corsa” di Hiroshi Aoyama con la BQR-FTR Kawasaki del team Avintia Blusens provata soltanto ieri nella conclusiva sessione di prove libere.

Con Pedrosa e Lorenzo racchiusi in soli due punti, si tornerà a correre tra poco meno di due settimane al TT Circuit Van Drenthe di Assen per una stagione 2013 della MotoGP che entra sempre più nel vivo, sempre con la “Marcha Real” (ahinoi) colonna sonora ufficiale..

Cronaca di Gara

Allo spegnimento del semaforo grande spunto di Dani Pedrosa, ancor più di Jorge Lorenzo, leader alla staccata della prima curva davanti allo stesso poleman, Marquez, Crutchlow, Rossi, Bautista, Iannone, Hayden, Bradl e Dovizioso a completare la top-10. Gruppo compatto quando i piloti transitano al primo e anche al secondo settore, si arriva alla curva “La Caixa” e succede il primo patatrac: Alvaro Bautista, nel tentativo di passare Valentino Rossi, sbaglia-e-paga ritrovandosi a terra, protagonista di un’escursione fuori pista anche Michele Pirro costretto a ripartire dalla 22esima posizione. La corsa prosegue con il primo giro che va in archivio con Lorenzo, Pedrosa, Marquez, Crutchlow e Rossi in fila indiana, Bradl dietro si fa largo tra le Ducati di Hayden, Iannone e Dovizioso in bagarre tra loro.

Si viaggia sotto al muro dell’1’43” già al terzo dei 25 giri previsti, prosegue la moria di CRT con Michael Laverty e Randy De Puniet costretti al ritiro. Nessun problema invece per Marc Marquez che in 1’42″552 è il più veloce in pista, ma tuttora in terza piazza preceduto da Pedrosa e Lorenzo, a ruota anche Crutchlow e Rossi che hanno il loro bel da fare per tenere il passo dello scatenato trio di testa che abbozza un primo tentativo di fuga. Giunti al quarto giro la corsa saluta uno dei protagonisti delle prove: Andrea Iannone, per una caduta alla “solita” curva “La Caixa”, è costretto a salutare la compagnia. L’abruzzese è il primo di una coda di quattro cadute consecutive: nello stesso punto sbaglia Nicky Hayden, alla “Seat” Lukas Pesek, ma soprattutto alla chicane “Wurth” si ritrova a terra Cal Crutchlow, quarto in quel momento. Scala così di una posizione Valentino Rossi, quarto ma già ad 1/3 di gara distanziato di quasi 4″ dal trio formato da Lorenzo, Pedrosa e Marquez.

Mentre Karel Abraham è costretto al ritiro quando si trovava incredibilmente nella top-10 (con più soltanto 17 piloti in gara), là davanti sul ritmo dell’1’43” basso Lorenzo, Pedrosa e Marquez proseguono nella loro (prolungata) fase di studio, apprestandosi a dar tutto soltanto nel “rush finale” della contesa. Non può farlo invece Hector Barbera, a terra sempre alla curva “La Caixa” a 9 giri dal termine, consentendo così al suo occasionale compagno di squadra Javier Del Amor (sostituto dell’infortunato Hiroshi Aoyama, salito soltanto ieri nelle FP4 in sella alla BQR-FTR) di ritrovarsi clamorosamente in zona punti.

Si entra nel vivo e Jorge Lorenzo si fa trovar pronto: stacca a 5 giri dal termine le Honda RC213V Factory Spec. di Pedrosa e Marquez, ora in bagarre per il secondo gradino del podio. Per il primo tentativo di sorpasso bisogna attendere il penultimo passaggio con Marc che esagera alla “Repsol”, lasciano così al compagno di squadra quei metri di respiro sufficienti per assicurarsi 20 preziosi punti per il campionato, ma distanziato da un Lorenzo che conquista la vittoria e rilancia le proprie quotazioni iridate. Distanziato dal trio di testa Valentino Rossi è quarto, a seguire Bradl, Smith, Dovizioso con Espargaro 8° e vincitore tra le CRT, Pirro 10° in rimonta con la Ducati Desmosedici GP13 Laboratorio, undicesimo Petrucci a precedere Claudio Corti.

Moto2 World Championship 2013
Circuit de Catalunya, Classifica Gara

01- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – 25 giri in 43’06.479
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 1.763
03- Marc Marquez – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 1.826
04- Valentino Rossi – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 5.874
05- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 26.756
06- Bradley Smith – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 32.228
07- Andrea Dovizioso – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 32.692
08- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 58.615 (CRT)
09- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – + 1’03.142 (CRT)
10- Michele Pirro – Ignite Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 1’09.774
11- Danilo Petrucci – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – + 1’24.377 (CRT)
12- Claudio Corti – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – + 1’33.679 (CRT)
13- Yonny Hernandez – Paul Bird Motorsport – ART GP13 – + 1’45.355 (CRT)
14- Bryan Staring – GO&FUN Honda Gresini – FTR Honda MGP13 – + 1’50.745 (CRT)
15- Javier Del Amor – Avintia Blusens – BQR FTR – a 1 giro (CRT)
16- Lukas Pesek – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – a 1 giro (CRT)

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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