30 Giugno 2019

MotoGP, Assen: Maverick Viñales torna alla vittoria

Maverick Viñales ottiene ad Assen il primo successo stagionale. Seconda piazza per Marc Márquez, sempre più leader iridato, 3° Fabio Quartararo.

Ad Assen Yamaha può festeggiare un nuovo successo, il primo da Phillip Island 2018. Maverick Viñales, vincitore in quell’occasione, riporta la casa dei tre diapason sul gradino più alto del podio, con un vantaggio consistente sugli inseguitori dopo aver dato vita ad una bella battaglia. Marc Márquez chiude in seconda posizione, ma può gioire, visto che incrementa il vantaggio su Dovizioso, 4° al traguardo. Terza piazza per Fabio Quartararo, ancora dolorante ad un braccio dopo il recente intervento per sindrome compartimentale.

In pista è ottimo lo scatto iniziale delle due Suzuki, con Rins e Mir subito al comando davanti a Viñales, Quartararo e Márquez. Dopo appena tre giri però si chiude quella che poteva essere una gara decisamente promettente per Rins: una caduta alla De Bult pone la parola fine ai suoi sogni di gloria. Poco dopo ecco uno spaventoso incidente tra Rossi e Nakagami alla Stekkenwal (qui il video). Il pilota giapponese, colpito ad alta velocità dall’italiano, appare particolarmente dolorante e viene portato al Centro Medico in ambulanza. Fortunatamente, successivi controlli scartano qualsiasi possibilità di lesione.

Dopo pochi giri si crea al comando un trio con Quartararo, Márquez e Viñales in fuga, seguiti da Dovizioso e Petrucci, sul finale riagganciati da Mir e Morbidelli. Ad una decina di giri dalla fine Zarco torna ai box, costretto al ritiro (problemi alla foto? Fisici?). Poco dopo però Maverick Viñales si porta davanti a riesce a prendere il largo: imprendibile il pilota Yamaha, che riesce così ad assicurarsi il primo successo stagionale. Seconda piazza per Marc Márquez, penalizzato sul finale dalla gomma soft posteriore, mentre è di nuovo sul podio Fabio Quartararo, 3°. Il ‘triello italiano’ che segue si chiude con Andrea Dovizioso 4°, seguito da Franco Morbidelli e da Danilo Petrucci.

La classifica

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