9 Gennaio 2020

MotoGP, Andrea Iannone: “Ho la coscienza a posto, non voglio fermarmi”

Andrea Iannone è risultato positivo anche all'esame B dell'antidoping. Ma conta di poter tornare in pista l'8 marzo in Qatar, anche se sarà difficile.

MotoGP, Andrea Iannone

Andrea Iannone salterà i test di Sepang e questo è un dato di fatto. Confermata la positività anche nell’esame B dell’antidoping svolto due giorni fa a Dresda, sebbene con livelli minimi. Il pilota Aprilia si sente confuso e disorientato, l’unico chiodo fisso è tornare al più presto in sella. L’unico e solo test antidoping a cui è stato sottoposto nella stagione 2019 è quello in Malesia. “Nel 2018 ero nel sistema del passaporto biologico della Wada: sorteggiano 5 piloti che devono essere sempre reperibili e avvisare degli spostamenti per i controlli. Infatti fui testato spesso, almeno 3 volte in Asia, ma pure fuori“.

THE MANIAC NON SI ARRENDE

The Maniac conferma di non fare uso di integratori, ad eccezione di Supradyn o Polase. A destare qualche dubbio per chi guarda dall’esterno è il suo fisico palestrato. Avrà forse esagerato? “No, è stato un lavoro condiviso con l’Aprilia – ha risposto Andrea Iannone a La Gazzetta dello Sport -, visto che c’era differenza di peso con il mio compagno Aleix Espargaro. Abbiamo puntato più sul lavoro aerobico che sulla forza“. Non sente il peso dell’opinione pubblica, sia in caso di una semplice reprimenda che di sospensione.”Se sei a posto con la tua coscienza possono marchiarti di quello che vogliono. Di marchi addosso non me ne sento… se la gente vuole parlare di Iannone faccia pure“.

Respinge la reputazione di personaggio glamour che in molti gli stanno affibbiando: “La cosa principale è andare forte con l’Aprilia. La moto è la mia vita, non sono sciocco da giocarmela per altre cose o queste recenti vicende“. A chi lo accusa di essere “uomo-social” replica senza tentennamenti: “Sono il pilota che usa meno i social, mirati a impegni pubblicitari che ho per contratto“. Al suo fianco la famiglia, la dolce metà Giulia De Lellis, ma anche il team di Noale. Non ci pensa a lasciare la MotoGP, neppure in caso di una squalifica più o meno lunga. La priorità è tornare in pista l’8 marzo in Qatar. “Sono curioso di provare la moto, ne ho scorto alcune parti, e mi dicono abbia già parametri interessanti“.

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