16 Giugno 2018

MotoGP, Andrea Dovizioso: “Non so cosa aspettarmi da Jorge”

Andrea Dovizioso accusa un gap di mezzo secondo nella prima giornata di prove in Catalunya. Ma il forlivese non ha ancora montato le gomme morbide: "Dobbiamo migliorare il feeling con l'anteriore"

Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. Se fino a qualche settimana fa si pensava che la corsa al Mondiale di MotoGP fosse esclusiva di Andrea Dovizioso e Marc Marquez, adesso sembra inserirsi un terzo “incomodo”: Jorge Lorenzo. Con la mente centrata su questo campionato, ma il cuore ormai in Honda, il maiorchino sembra aver trovato la via d’uscita da un limbo che lo aveva chiuso in una zona d’ombra anonima, condannato sempre nelle retrovie. C’è la sensazione che adesso quel muro diplomatico nel box Ducati si stia sgretolando dopo l’ufficializzazione dell’addio, le dichiarazioni del giorno prima sono la miccia, l’atmosfera diplomatica si sta dileguando (qui cronaca e tempi del venerdi).

Nel venerdì di Catalunya il Dovi accusa mezzo secondo di ritardo dal compagno Ducati. “La situazione non è ancora chiara. Dobbiamo ancora capire molto, perché le gomme si sono comportate in modo strano. Abbiamo lavorato con la mescola più dura, solo domani avrò la gomma più morbida, quindi possiamo confrontare“. Avere un compagno di squadra veloce può essere di aiuto, confrontando i dati della telemetria, anche se oltre alle gomme differenti i due alfieri della Rossa hanno stili di guida diversi. “E’ sempre positivo avere un compagno di team veloce perché ognuno ha il proprio stile ed il proprio modo di lavorare e di guidare – ha precisato Andrea Dovizioso -. Se ci sono dei punti del tracciato dove altri piloti Ducati vanno meglio di te è importante analizzare questi dati perché ogni minimo dettaglio fa la differenza e può aiutarti a migliorare“. Ma tra Andrea e Jorge c’è una differenza di pneumatico da tenere in considerazione e che potenzialmente potrebbe garantire decimi preziosi al forlivese. “Siamo andati abbastanza bene ma non sappiamo come ci comporteremo con le morbide. Il passo è abbastanza buono… Siamo in linea con i più veloci, adesso dobbiamo lavorare su alcuni dettagli per migliorare il feeling all’anteriore ed anche sull’elettronica per compensare il calo della gomma“.

Da qui alla fine della stagione tutto può succedere, soprattutto con Lorenzo a recitare il ruolo di variabile impazzita. Con le Yamaha incapaci di vincere e le Suzuki ancora un passo indietro, DesmoDovi sa di essere tra i favoriti, ma resta prudente. “Non puoi sapere se il campionato sarà giocato, né so cosa aspettarmi da Jorge… Mi concentro sul presente, solo su questa gara“. Di certo Andrea dovrà vedersela, da oggi in poi, con due spagnoli e non più uno. “Dai test invernali ad oggi è stato completamente diverso per me e Jorge… All’inizio della stagione non era rilassato e non era abbastanza veloce per lavorare con certo materiale. Dopo che ha iniziato a poterlo fare ora è arrivato a quel materiale. È qualcosa di normale“. I tecnici di Borgo Panigale non hanno portato nulla di nuovo per lui nelle ultime settimane, ogni cosa a suo tempo. “Dobbiamo provare nuove cose quando è il momento giusto per provare qualcosa. La maggior parte delle volte quando provi qualcosa di diverso è difficile capire se è diverso. Provare cose nuove in momento inadatto può farti prendere una decisione sbagliata“. Dal prossimo anno cambierà anche modo di lavorare e sviluppare la moto, con l’arrivo di Danilo Petrucci il timone della Desmosedici passerà prevalentemente nelle sue mani.

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