23 Settembre 2021

MotoGP, Andrea Dovizioso: “Non posso guidare d’istinto”

Andrea Dovizioso continua nella fase di adattamento alla Yamaha M1 anche nei test a Misano. Il prossimo step è cambiare il suo stile di guida.

MotoGP, Andrea Dovizioso nel box Petronas

Andrea Dovizioso mette a referto le prime cinque giornate in sella alla Yamaha M1 dopo il ritorno in MotoGP. Concluso anche il test di Misano, con la consapevolezza che adattare lo stile di guida alla nuova moto richiederà tempo. “Abbiamo provato un set-up diverso e alcune cose diverse. Per me era importante capire la moto e la mia reazione a questi cambiamenti“. Un prototipo per certi versi simile a quello già guidato nel 2012 ai tempi del team satellite Tech3, ma sicuramente cambiato nell’ultimo decennio. “Quando ti rendi conto che devi fare qualcosa in modo diverso va bene, perché sai in quale area devi lavorare. Penso che ci vorrà del tempo per cambiare. Se guido d’istinto non succederà, ma questo è il lavoro che dobbiamo fare con la squadra. Fortunatamente, abbiamo ancora quattro gare e un test“.

Primi passi avanti del Dovi

Nella seconda giornata di test MotoGP ha girato a 1’2″ più lento dal best lap segnato da Aleix Espargarò. Nel day-1 il distacco era di 1,1″ dal miglior crono di Pecco Bagnaia. Poche le modifiche apportate alla sua M1 spec-A. “In base a quello che ho visto finora, la Yamaha di solito non cambia così tante cose, perché conoscono molto bene questa moto e sanno già cosa funziona e cosa no“. Se nel week-end di gara militava in fondo al gruppo, nei giorni successivi ha cominciato a lasciare il fondo. Merito anche di un ottimo lavoro di squadra orchestrato dall’esperto Ramon Forcada. “Ora sono ancora in fondo alla classifica, ma non sono l’ultimo. Il ritmo è accettabile. Prima di arrivare a Misano, il mio obiettivo era raggiungere la stessa velocità del gruppo e poi iniziare a lavorare su alcuni dettagli per diventare sempre più veloce. Di questo possiamo ritenerci soddisfatti“.

In vista di Austin

Tra poco più di una settimana sarà la volta di scendere in pista ad Austin, impossibile porsi un obiettivo, sebbene il layout possa giocare a favore delle Yamaha (ad eccezione del lungo rettilineo). “Non so quali condizioni troveremo. È una pista molto impegnativa e c’erano molti dossi. Penso che siano state apportate alcune modifiche, dobbiamo vedere quale impatto avrà su tutti. Il livello di grip avrà un impatto, le temperature saranno alte e anche questo si farà sentire… Per me è tutto nuovo su questa moto – ha concluso Andrea Dovizioso -, quindi è difficile fare previsioni“.

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1 commento

  1. walterguzzi ha detto:

    non voglio gufare un pilota italiano ma la vedo dura con Yamaha mentre con Aprilia si poteva cucire la moto su misura comunque il loro destino è fare i collaudatori e lasciare spazio ai giovani.