14 Settembre 2017

MotoGP: Andrea Dovizioso “Lorenzo si fa gli affari suoi, io i miei”

Il leader della MotoGP ospite de La Gazzetta dello Sport parla a 360°: la sua vita, i tifosi, il Mondiale, la coabitazione con Jorge.

MotoGP, Andrea Dovizioso sta diventando una star. A modo suo. E’ al comando del Mondiale, a pari punti con Marc Marquez, ma è lo stesso Dovi di sempre. Umile, gentile, disponibile. Un fuoriclasse in pista, e d’umanita. E’ stato ospite per un pomeriggio de La Gazzetta dello Sport che sull’edizione di giovedi 14 settembre gli dedica due pagine. Ecco uno stralcio dell’intervista di Paolo Ianieri.

Adrea, Misano è stato il weekend più difficile?

“Ah, senza dubbio. Mai avuto tanto tifo. Non centra la pressione, quella la gestisco sempre bene, ma gli occhi su di te, la gente che ti vuole in ogni minuto. E, anche se io sono ancora molto lontano da quello che vive lui abitualmente, capisco quanto sia difficile essere Valentino Rossi in tutto quello che fa. E capisco come sia stato obbligato a isolarsi. Devi creare uno scudo se vuoi sopravvivere, perché se non hai i tuoi spazi e tempi per fare quello che ti serve per rendere al massimo livello, alla fine vieni spremuto e devi smettere”.

Prossima tappa ad Aragon.

“Quella sarà una passeggiata. Poi, è la pista di Marc, lì ha sempre fatto la differenza”.

In Spagna inizia una volata di cinque gare. Cosa si aspetta?

“Non lo so, di sicuro meno gare resteranno e più la pressione verrà fuori e arriveranno i momenti in cui dover rischiare tanto per non perdere punti nei confronti di Marquez e Viñales. Si parla solo di me e Marc ultimamente, ma Maverick è vicinissimo e molto pericoloso. Essere primo è una situazione nuova per me, almeno in MotoGP. Ma già dopo Assen ero in testa e l’ho vissuta molto bene. Sono tanti anni che corro in MotoGP, la gente si ricorda solo questo, ma in tutti i campionati in cui ho corso ho lottato per vincere, e ora che sono in questa situazione mi trovo più che mai a mio agio”.

A Misano ha chiuso 3° su una pista ostica. Eppure in Ducati c’erano tante facce deluse.

“Forse li ho abituati troppo bene! Se finisci la gara in calando c’è sempre un effetto psicologico, ma io per 20 giri ho sempre guidato troppo vicino all’errore e Petrucci alla fine non è riuscito a contrastare Marquez, che con un’azione di forza si è preso un rischio pazzesco. Capisco la delusione, ma io ero arrabbiato perché prima del via ero convinto di essere nella situazione giusta per vincere un’altra gara, e invece non ero a posto per provarci”.

Pensa mai che oggi al suo posto ci sarebbe potuto essere Andrea Iannone?

“Per me sarebbe stato come interrompere un matrimonio a metà, una gran delusione. Però tutto questo ti fa capire che anche le cose che sembrano impossibili, in realtà non lo sono, che se lavori e lavori si può arrivare al risultato. Avessi cambiato moto, magari sarebbe venuto anche a me il dubbio che non avrei potuto farcela”.

Con Lorenzo che rapporto ha?

“Tranquillo, lui si fa gli affari suoi. C’è tanta attenzione su di lui, ma non mi interessa. È normale che in Ducati lo abbiano voluto per vincere e crescere, ma io so cosa serve a me, non ho mai dato importanza alla loro strategia, ho lavorato sui miei aspetti. Meno attenzione nei miei confronti? Era possibile, ma non ci ho mai creduto”.

Cosa è cambiato in Dovizioso da un anno in qua?

“A volte differenze piccolissime danno risultati enormi. Sembra che io abbia fatto 20° per 10 anni, prima, anche per il mio stile di vita, ero invisibile a tutti, tifosi, giornali, televisioni…”.

Che Ducati vedremo le prossime gare?

“Impossibile da dire finché non metti le gomme in pista. Quest’anno capita di faticare su piste dove prima andavi benissimo e viceversa. Ma da un lato è bello, prima magari arrivavo prevenuto su una pista ed ero condizionato, ora sono solo sereno”

E la sua vita come è?

“La vita normalissima di un ragazzo normale che a casa ricarica le energie velocemente. Ho pochi pensieri in testa, non voglio passare per chissà chi o atteggiarmi in modi strani. Faccio il padre, mi alleno in cross con gente che corre nel campionato regionale, ho amici veri intorno a me. Non mi serve fare vita mondana”

E quando smetterà con le gare?

Ci penso da qualche anno, essere in MotoGP senza risultati per me sarebbe troppo pesante. Ho un bellissimo progetto in mente a cui sto lavorando, ha a che fare con le corse e non solo. Però, per ora, è segreto”

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