24 Novembre 2020

MotoGP, Andrea Dovizioso: “Ho il fuoco dentro, voglio tornare nel 2022”

Andrea Dovizioso progetta di tornare in MotoGP nel 2022, ma deve farsi largo tra i giovani. Possibile un ruolo manageriale: "Sono aperto alle offerte".

MotoGP, Andrea Dovizioso

Andrea Dovizioso è fuori dai giochi della MotoGP, almeno fino a nuovo ordine. Perché l’unica speranza è legata all’eventuale nuovo forfait di Marc Marquez, in attesa di sapere se sarà necessario un terzo intervento al braccio. Poche le speranze di rientrare nel paddock, soprattutto nel caso di un anno di stop. Nel 2021 compirà 35 anni e trovare spazio tra le maglie dei piloti di nuova generazione non sarà facile. Ma il forlivese ci crede ancora.

L’attenzione è rivolta al motocross, la sua grande passione. Girerà quasi a livello amatoriale, nella sua uscita dello scorso giugno a Faenza non era certo al livello dei migliori. E in quella occasione ha persino rimediato un infortunio che poteva compromettere la stagione mondiale. “Voglio fare gare per hobby, questo è il mio livello. Non vedo l’ora di farlo. Non c’era situazione con una squadra per il 2021. Ora lavorerò verso il 2022 con il mio manager. I giovani stanno spingendo, ma voglio provare a sviluppare una buona situazione per me stesso“.

Si pensa ad un ruolo manageriale più che da pilota? Probabile, visto che dalla Moto2 ci sono diversi nomi che hanno rifiutato l’ingresso in MotoGP per arrivarci nel migliore dei modi. Rifiutata l’offerta Aprilia, sembra ormai precluso il ritorno da pilota. Salvo imprevisti last minute che in MotoGP sono sempre dietro l’angolo. “Ho ancora quel fuoco dentro di me. Se va bene, voglio tornare. Ci lavorerò. Ovviamente sono aperto alle offerte. Il futuro per il 2022 inizia già dopo alcune gare del prossimo anno. Vediamo se il 2021 inizia normalmente o no. Dipende se guidiamo in Europa o no. Molto è cambiato in questa stagione. Ci sono stati molti piloti e molti marchi che hanno vinto“.

Durante la diretta televisiva “Sport and Talk from Hangar-7” Andrea Dovizioso riassume il problema che ha frenato Ducati nell’ultima annata. “Abbiamo fatto questo cambio alle gomme posteriori. Le differenze sono venute solo dalle gomme. Nessuno era costante. La Suzuki è stata forse un po’ più coerente, ma hanno avuto più problemi in qualifica. Non potevo guidare come ho mostrato negli ultimi tre anni. Nemmeno io sono riuscito a sfruttare il potenziale della moto“.

Foto: Getty Images

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1 commento

  1. fzanellat_12215005 ha detto:

    Dovi che non trova una sistemazione è un vero paradosso di questo 2020.
    Bagnaia è un buon pilota ma quanti zeri ha fatto
    quest’anno? Non è pronto con un team ufficiale.
    In un team di vertice serve anche l’esperienza e
    Miller-Bagnaia non ne hanno tantissima.
    Dovi pur non brillando per le gomme è stato miglior
    Ducati 2020.