18 Dicembre 2020

MotoGP: Andrea Dovizioso ed un record difficile da battere

Andrea Dovizioso ha chiuso (provvisoriamente) la sua carriera MotoGP. Con un record destinato a rimanere imbattuto a lungo... Ecco quale.

Con il suo addio (provvisorio) al mondo della MotoGP, Andrea Dovizioso lascia molto. Prima di tutto, il paddock dovrà fare a meno di un pilota amichevole, rispettoso e di grande talento. Ma per di più, un pilota davvero regolare che non è mai assente. L’ex alfiere Ducati infatti ha stabilito un record decisamente difficile da battere, se non assolutamente intoccabile, nella classe regina.

Nei suoi 12 anni di carriera ai massimi livelli, non ha mai mancato una partenza. Stiamo parlando di ben 229 gare senza interruzioni di varia natura, una vera e propria impresa sportiva. Ancora più impressionante è il fatto che non abbia perso una sola inizio nella sua intera carriera sportiva, a partire dal 2001. Ma concentriamoci in particolare sul record stabilito solamente in MotoGP.

Difficile infatti immaginare 229 gare in una sola categoria, non parliamo di un’intera carriera. Per fare un confronto, prima di infortunarsi nel Gran Premio di Spagna 2020, Marc Marquez non aveva mai mancato una partenza dal suo approdo in classe regina, avvenuto nel 2013. In questo modo aveva toccato quota 128 partenze, distribuite nell’arco di sette anni. Era già un miracolo, viste le tante cadute di cui si è reso protagonista il campione spagnolo.

Tutti poi erano rimasti scioccati quando il campione catalano aveva preso il via del Gran Premio d’Italia 2013 dopo il suo terribile incidente sul rettilineo principale. Questa cifra, 128, era quindi già eccezionale. Jorge Lorenzo, che ci immagineremmo regolare e dominante nei suoi anni migliori, non ha mai raggiunto una cifra simile. Ora, mettiamolo in prospettiva, analizzando quanto fatto da alcuni dei giovani piloti attuali.

Anche Fabio Quartararo per esempio non si è mai perso un GP, ​​cosa che non possiamo dire di Joan Mir o Takaaki Nakagami, anche se piuttosto regolari ed in classe regina da poco. “El Diablo” attualmente ha 33 partenze al suo attivo. Con una media di 19 gare a stagione, che sembra essere diventata la norma (Covid-19 permettendo), dovrà aspettare fino al primo terzo della stagione 2030 per provare ad eguagliare Andrea “Desmodovi”.

Per allora avrà 31 anni e forse diversi campionati del mondo a suo nome. Queste cifre ti fanno girare la testa, ma ti permettono anche di apprezzare al meglio questo incredibile record lasciato dall’italiano. Se Luca Marini, futuro rookie, vuole sperare di eguagliare questo risultato, non dovrà perdere nessuna partenza fino all’apertura della stagione 2032.

Quando si parla di longevità, viene subito in mente il n° 46. Dove si colloca rispetto al suo connazionale? Rossi, presente dal 2000 senza eccezioni, non batterà il record di Dovi. Il suo personale è di 177 partenze consecutive, dal Gran Premio del Sud Africa del 2000 al Gran Premio di Francia del 2010. Tutti ricordano il terribile infortunio alla tibia, avvenuto nel corso del round al Mugello. Quest’ultimo gli ha impedito di disputare le successive quattro gare, interrompendo la striscia positiva.

Poteva quindi sperare di avvicinare (ma non superare) il record ufficiale, ma un altro infortunio a Misano 2017 gliel’ha impedito. Il conteggio quindi si è fermato a 130. Citiamo anche altri piloti dalla longevità eccezionale. Alex Barros è in questo gruppo ristretto (158), così come Colin Edwards (141) o Max Biaggi (127). Tutti però si inchinano a Dovizioso, autore di un record che impiegherà almeno dieci anni per essere eguagliato… A meno che non ritorni tra qualche tempo!

L’articolo originale di Nicolas Pascual su paddock-gp

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