20 Ottobre 2019

MotoGP, Andrea Dovizioso deluso: “Non sfruttiamo le gomme nuove”

Andrea Dovizioso sul podio di Motegi, ma è deluso per non riuscire a sfruttare le gomme nuove: "Dobbiamo capire perché la Ducati migliora solo alla fine".

Andrea Dovizioso a Motegi

Andrea Dovizioso si assicura il podio di Motegi e mette quasi in cassaforte la poltrona da vicecampione MotoGP. Il forlivese della Ducati ha compiuto una buona partenza dalla settima alla quinta posizione, ha messo pressione a Miller e Quartararo, ma nulla ha potuto contro Marquez e Quartararo. Alla bandiera a scacchi era solo mezzo secondo dietro al rookie of the year, ma il Dovi evidenzia ancora una volta le storture della sua Desmosedici. “Sono ancora deluso, soprattutto se vedi il finale di questa gara. Dobbiamo capire perché la nostra moto migliora verso la fine e non posso attaccare all’inizio. Ciò influisce anche sul giro“.

Rispetto agli altri Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci non riescono a sfruttare le gomme nuove, questo deficit viene pagato a caro prezzo nelle qualifiche. La giusta scelte delle gomme, con la media al posteriore, ha dato una marcia in più al forlivese. Il podio di Motegi gli consente di allungare su Rins e Vinales, ma nelle prossime gare ci sarà da sudare. “Ho ancora un buon cuscino su Rins e Vinales. Le prossime gare probabilmente non sono così buone per noi, dovremo guadagnare punti diligentemente. Alla fine, era importante finire qui prima di loro. Vediamo cosa succederà a Phillip Island Island e che tempo farà lì“.

Nel finale di gara (QUI il live del GP) a Motegi Andrea Dovizioso è riuscito a difendersi dagli attacchi di Vinales, ma prendendo qualche rischio in più in frenata. “Tutti erano al limite qui alla fine. Ero solo più veloce perché ho preso molti rischi. Alla curva 11 sono stato in grado di recuperare molto terreno. All’inizio ero tranquillo in gara, guido sempre delicatamente. Alla fine, quando la moto ha funzionato meglio, sono stato più veloce“. Nelle curve lente lo spagnolo della Yamaha quasi lo raggiungeva, tra loro un solo decimo di gap, ma a due giri dal traguardo ha piazzato un ottimo 1’46″103 che ha gli ha permesso di scavare un certo vantaggio dall’inseguitore. Quasi avrebbe potuto raggiungere Quartararo, ma era troppo tardi… “Quando ho visto che Fabio aveva dei problemi, ho rischiato e quasi l’ho raggiunto“.

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