7 Marzo 2022

MotoGP, Andrea Dovizioso deluso: “Cosa dobbiamo fare?”

Andrea Dovizioso centra la zona punti in Qatar, ma con un gap di 27" dal vincitore. Il feeling con la Yamaha M1 stenta a decollare, troppi problemi con la pressione delle gomme.

MotoGP, Andrea Dovizioso

Andrea Dovizioso ha conquistato la zona punti nella sua prima gara stagionale MotoGP, ma il feeling è ancora lontano dall’essere trovato con la Yamaha M1. Week-end in salita e qualifiche complicate, con una 20esima posizione in griglia di partenza che ha complicato la domenica. In gara ha recuperato diverse posizioni, pur non riuscendo a trovare un buon passo. Nel finale, grazie anche a diverse cadute, ha centrato il 14° posto che vale due punticini.

Problemi per Dovizioso, problemi per Yamaha

Non certo il risultato che si aspettavano Andrea Dovizioso e il suo team Yamaha RNF, con Darryn Binder 16° e un distacco di 41 secondi dal vincitore (rispetto ai 27″ del forlivese). “Non posso essere felice. All’inizio della gara stavo guadagnando alcune posizioni – racconta l’ex pilota Ducati -, ma ho avuto un problema con la pressione all’anteriore, non riuscivo a fermare la moto, sono quasi caduto tre volte e sono uscito di pista due volte“. Quando si è ritrovato lontano dal gruppo e più distaccato dagli avversari la pressione dell’anteriore è ritornato nella finestra della normalità e ha riacquistato il suo ritmo gara. “La mia velocità non è ancora buona, devi guidare la moto in un modo preciso o consumi ancora di più la gomma. Non posso essere soddisfatto di questo, quindi dobbiamo studiare e cercare di capire cosa dobbiamo fare”.

I problemi per Andrea Dovizioso sono cominciati sin dal venerdì di prove libere MotoGP. Il vento ha complicato ulteriormente l’equilibrio sulla YZR-M1 nella giornata delle qualifiche. “Semplicemente non avevo il giusto feeling, non riuscivo a fare tempi sul giro coerenti e ho perso tutte le cose positive che ho trovato all’inizio“. Anche Fabio Quartararo, 9° al traguardo, ha lamentato un aumentato di pressione alla gomma anteriore. Del resto la M1 ha quasi sempre sofferto negli ultimi anni quando si ritrova all’inseguimento. “Già dal secondo giro avevo la pressione delle gomme alta“, ha spiegato il pilota francese. “La pressione della gomma anteriore è stata un disastro. Bisogna capire perché. Quando siamo in scia la temperatura della gomma sale. Ma già dal secondo giro i tempi erano più alti del normale. Mi aspettavo un passo migliore. Non potevamo fare di meglio, questo è il problema“.

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