18 Luglio 2022

MotoGP, anatomia della crisi Honda: dubbi su vertici, piloti e sponsor

Honda vive la peggiore epoca della storia MotoGP. In tre anni tre vittorie, errori nell'evoluzione della RC-V e tanti dubbi da sciogliere.

MotoGP, Stefan Bradl

La Honda si ritrova a vivere un momento davvero strano nella sua storia in MotoGP. Non solo per i risultati deludenti, toccando il fondo nel week-end del Sachsenring con nessun pilota in zona punti, ma anche per i dubbi sul futuro. Alla ripresa del Mondiale a Silverstone l’unico riconfermato in sella alla RC213V sarà Stefan Bradl, il collaudatore e terzo pilota. Marc Marquez resterà out almeno fino a ottobre, suo fratello Alex ha firmato con Gresini, Pol Espargarò prepara il ritorno in KTM, Taka Nakagami lascerà probabilmente il posto al connazionale Ai Ogura.

Dubbi sul title sponsor Repsol

La line-up piloti non è certo l’unico e vero problema, del resto presto verranno annunciati Joan Mir nel team factory e Alex Rins in LCR. Ma perché con tutto questo ritardo? Secondo alcune voci il main sponsor Repsol, anche lui in scadenza di contratto, sarebbe in procinto di lasciare la MotoGP dopo decenni di collaborazione. Per il marchio dell’Ala dorata sarebbe un duro colpo, e anche per il circus. Questo giustificherebbe l’attesa per gli annunci ufficiali dei contratti che ancora non possono essere “quantificati” con esattezza. Secondo altri la trattativa fra Honda e Repsol sarebbe solo al rilento e il rinnovo verrà annunciato prossimamente.

I vertici della Honda

Un’altra voce che si è diffusa nelle settimane scorse riguarda Alberto Puig. Honda starebbe pensando a Davide Brivio come eventuale sostituto, ma non ci sono indizi per confermare questa voce che sembra più una fanta-notizia estiva. E’ pur vero che i tanti dubbi che circolano intorno al team nipponico vengono generati dalla scarsa comunicazione del suo team manager, dall’ostilità nel rispondere a domande un po’ scomode. E soprattutto ai risultati in pista, con tre vittorie negli ultimi tre anni. C’è chi scommette che “salteranno alcune teste”, magari a cominciare dal triumvirato formato da Takeo Yogoyama, Kokubu e Kuwata, che ha sostituito il vicepresidente di HRC Shuhei Nakamoto dal 2017. L’unica consolazione per HRC sono i risultati di Tim Gajser nel campionato del mondo MXGP.

Flop piloti

Troppi i flop nella gestione della causa Honda, a cominciare da alcuni nomi annunciati come altisonanti e poi rivelatisi deludenti: Jorge Lorenzo, Alex Marquez, Pol Espargarò. Tutti fortemente voluti da Alberto Puig negli ultimi anni, tutti hanno fallito, ma fino a quando vinceva Marc Marquez certi “errori” dall’alto passavano in secondo piano. Adesso che Honda non vince e fatica persino a salire sul podio si analizzano le cause in tutte le sfaccettature. Inutile fare domande al manager catalano, risponderebbe attaccando Ducati Corse, incapace di vincere il titolo piloti dal 2007 ad oggi.

Stagione MotoGP da archiviare

Intanto si continua a lavorare anche nella pausa estiva della MotoGP, con Stefan Bradl che ha svolto una giornata di test a Jerez. L’obiettivo è soddisfare le richieste di Marc Marquez quando ritornerà in pista, perché anche gli ingegneri hanno perso la bussola da un anno a questa parte. Lapidarie le parole di Alex Marquez: “È stata costruita una nuova moto, Honda ha investito molto. Nella preseason è andata abbastanza bene, ma in Qatar ho avuto i primi problemi. Poi sono diventati ancora più seri. Quando hanno introdotto nuove parti e idee, le cose non sono migliorate. Ecco perché non ci siamo sviluppati ulteriormente“.

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