8 Marzo 2020

MotoGP, allerta coronavirus: il campionato ridotto all’osso

MotoGP a rischio anche ad Austin, primi casi di coronavirus in Argentina. E in Italia l'epidemia si espande. Loris Capirossi: "Valutiamo di ora in ora".

MotoGP, circuito di Rio Hondo in Argentina

L’inizio del Mondiale MotoGP rischia di subire ulteriori slittamenti dopo la cancellazione della gara in Qatar e il rinvio del GP di Thailandia. Negli Stati Uniti si contano 464 casi, 29 nelle ultime 24 ore, e alcuni importanti eventi pubblici vengono annullati. Il decreto d’emergenza attuato dal governo italiano, valido fino al 3 aprile, limita gli spostamenti per i residenti di Lombardia e 14 province, comprese Rimini Pesaro e Urbino, dove abitano diversi piloti. Tra questi anche Valentino Rossi e i ragazzi dell’Academy. Al momento nel nostro Paese si contano ben 6.387 persone infette, 366 morti e 1.492 casi nelle ultime 24 ore.

Carmelo Ezpeleta ha assicurato che il campionato 2020 di MotoGP si svolgerà regolarmente, resta da capire in che forma. Gli organizzatori del GP d’Argentina giorni fa hanno assicurato che apriranno le porte alla carovana del paddock. Ma il virus Covid-19 è sbarcato anche nella nazione sudamericana, con 9 casi e il primo morto nelle ultime ore. Loris Capirossi, membro della Race Direction, lascia intendere che la tappa di Austin è sempre più improbabile. “Valutiamo la situazione non di giorno in giorno, ma di ora in ora“, riporta Paddock-GP.com. Capirex è stato presente a Losail in quanto non residente in Italia e per non essere transitato nel nostro Paese nelle ultime due settimane.

L’ex pilota può solo confermare ciò che il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha dichiarato nei giorni scorsi: “Il nostro obiettivo è quello di correre tutte le gare rimanenti, ma al momento è difficile aggiungerne altre. Forse ci saranno altri cambiamenti, in un modo o nell’altro, ma ci riusciremo. Per il momento, in Sud America, non ci sono problemi particolari. Ma, ripeto, dovremo vedere come si sviluppa la situazione, anche in Europa“. Il numero di persone infette sale anche in Francia (1.095), Germania (1.000), Spagna (566).

Nelle ultime si sta valutando l’ipotesi di disputare un doppio GP in Malesia, come proposto dal proprietario del circuito Razlan Razali. Intanto anche Paolo Ciabatti chiama i cittadini ad una seria presa di coscienza sui social. Se non ci sarà una decisa inversione di marcia la stagione MotoGP sarà ridotta all’osso. E pensare che doveva essere il primo anno con 20 Gran Premi…

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