21 Maggio 2021

MotoGP, Alex Marquez: “Quando cado mi preoccupo per i meccanici”

Alex Marquez ha riportato 7 cadute in questo inizio di stagione MotoGP. Ma a Le Mans si conferma miglior pilota della Honda.

MotoGP, Alex Marquez

Alex Marquez ha riportato 7 cadute nelle prime 5 gare di questa stagione MotoGP. Un danno economico notevole per il team di Lucio Cecchinello, più lavoro per gli uomini ai box. Ma a Le Mans è andato via con un incoraggiante 6° posto, miglior pilota Honda del week-end. Ma resta da migliorare il feeling con l’anteriore della sua RC213V, croce e delizia di una moto non certo facile da guidare. In un’intervista a Nico Abad sul suo canale Twitch confessa: “Ogni volta che cado soffro per i meccanici. È qualcosa che mi porto fin dall’infanzia“.

Sin dal primo approccio con la Honda, nel test di Valencia 2019, le cadute sono state all’ordine del giorno. “Ho fatto circa 8 giri e sono caduto. Sono arrivato ai box super preoccupato. Alberto Puig mi ha chiamato e ha detto: ‘Non preoccuparti per le cadute. Se è il tuo modo di imparare e devi cadere 40 volte, eccoci qui. E non preoccuparti per la moto. È qualcosa che mi è rimasto impresso“. Rivedere i suoi incidenti in TV non lo impressiona, né condiziona la prossima uscita in pista. “No, non ho problemi. Se va in onda la mia caduta, la guardo, non ho problemi“. Ovviamente meglio a casa che ai box, per non farsi prendere dal timore di una ricaduta nella sessione successiva.

Primo flag-to-flag in Top Class

Il feeling con la RC-V non è ancora ottimale. Alla sua seconda stagione in MotoGP, Alex Marquez va ancora alla ricerca di un rapporto osmotico con il prototipo nipponico. Molto dipende anche dalle mescole. “Non siamo nel nostro momento migliore con il grip. Quando commettiamo un errore, la nostra moto è un po’ più critica in quel punto. Non sono al massimo. Mi manca confidenza con l’avantreno. L’ho perso a Jerez, per esempio. Ma a Le Mans abbiamo provato qualcos’altro, che mi ha fatto tornare indietro. Quindi direi che la mia fiducia è all’80%“.

Nell’ultimo Gran Premio Alex Marquez si è confermato come primo pilota Honda al traguardo. Molto dipende anche dalle condizioni meteo frenetiche che hanno scombussolato l’interno week-end e la gara, soprattutto, con il flag-to-flag. Per Alex Marquez si trattava del primo cambio moto in un evento MotoGP. “Sono rientrato dietro a tanti piloti e sono partito davanti, senza fare niente di particolare“.

L’elettronica in MotoGP

Nel passaggio dalla Moto2 alla classe regina il cambiamento più difficile è quello dell’elettronica. “Nell’ultimo anno con la Triumph in alcune gare ho cambiato mappa, per freno motore e potenza. Sono arrivato ai test in Malesia dove ci sono due lunghissimi rettilinei che ti danno il tempo di cambiare le mappe. Ma arrivi su un circuito come Jerez… e lì è impossibile. A Jerez ti dicono “Cambia la mappa” e tu dici “Va bene, la cambio”. Sulla lavagna chiedo che segnino il cambiamento, nel caso me ne dimentichi“.

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Foto: Getty Images

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1 commento

  1. FRA 1988 ha detto:

    A.Marquez non è un fenomeno e ci mette sempre un paio di anni per essere veramente forte.
    In Moto 2 ha vinto dopo 5 anni ( tanti) ma lo ha fatto
    con merito. In Motogp ha subito avuto la chance con
    la Honda uff. e 2 podi sono stati il massimo.
    Non sarà mai come suo fratello ma non è un pivello
    e farà altre buone gare.