20 Luglio 2022

MotoGP, Alex Marquez: “Honda ha cinque settimane di tempo”

Alex Marquez deve disputare altri 9 GP con Honda e fare i conti con i suoi problemi. Dalla prossima stagione MotoGP proverà la carta Ducati.

MotoGP, Alex Marquez

Due podi nella stagione di esordio in MotoGP, poi un vuoto costellato di cadute e problemi in sella alla Honda RC213V. Da qui la scelta di cambiare aria e tentare la carta Ducati, anche se con una specifica non ufficiale. Tutto pur di dare una svolta ad una carriera che, dopo due titoli iridati nelle classi minori, rischia di arenarsi. D’altronde Alex Marquez porta il peso di un cognome leggendario che si trascinerà per tutta la carriera e il confronto con il fratello è inevitabile.

Il sogno del titolo MotoGP

Non vede l’ora di provare la Ducati Desmosedici GP22, ma dovrà attendere la giornata di test a Valencia dopo l’ultimo round a novembre. Sarà quella l’occasione per iniziare a capire i punti forti e deboli della Rossa emiliana, ma soprattutto le differenze dalla Honda RC-V che ha guidato per un triennio. Nei test invernali era stata presentata come la moto della svolta, ma gara dopo gara le premesse si sono rivelate illusorie e l’arrivo delle nuove componenti non ha portato ai risultati sperati. A soffrire sono tutti i piloti del marchio, compreso suo fratello Marc Marquez, prima di volare negli Usa per la quarta operazione. “Non sono soddisfatto perché l’idea era quella di vincere le gare“. Con il team Gresini Racing proverà ad inseguire un sogno che coltiva da tempo: “Quando l’ho detto in Moto3 e Moto2, la gente pensava che fossi pazzo. Ma perché no? Sarebbe un sogno avere tutti e tre i titoli, ma non è facile“.

I problemi della Honda RC-V

Correrà al fianco di Fabio Di Giannantonio su una GP22, con le ultime specifiche che arriveranno a Valencia. Ma prima di iniziare una nuova avventura ci sono nove Gran Premi da disputare con la Honda. Alla pausa estiva Alex Marquez è solo 18° in classifica con 27 punti in campionato, il suo miglior risultato è il 7° posto a Portimao. Per migliorare i risultati servirebbero modifiche sostanziali alla moto per ottimizzare il feeling sull’avantreno: “Honda ha cinque settimane a disposizione per lavorare sui dati del test di giugno in Catalunya“, ha precisato il pilota del team LCR. “Il nostro problema non è solo il grip al posteriore. Purtroppo l’anteriore è troppo pesante o almeno non si armonizza con il posteriore, quindi perdiamo stabilità – spiega a Speedweek.com -. Abbiamo fatto dei miglioramenti, ma la Honda deve continuare a lavorare su questo. Ancora non capiamo l’avantreno di questa moto. Dobbiamo trovare un buon equilibrio… Dobbiamo accettare questa situazione e poi migliorarla“. Dal prossimo anno sarà Alex Rins a prendere la sua sella.

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