11 Ottobre 2021

MotoGP, Aleix Espargarò: “Marquez può vincere 12 titoli, ma Valentino Rossi…”

Aleix Espargarò esalta il ruolo di Valentino Rossi nella storia della MotoGP: "Nessuno può eguagliarlo, è stato magnifico correre con lui".

MotoGP, Aleix Espargaro

In Texas Aleix Espargarò ha visto interrotta la scia di buoni risultati intrapresa con il podio di Silverstone. Tutto sommato per Aprilia e il pilota catalano è stata una buona stagione MotoGP e nelle ultime tre gare potrebbero arrivare ulteriori soddisfazioni. A 32 anni di età Aleix correrà un’altra stagione sulla RS-GP nel 2022, ma nei prossimi mesi deciderà se proseguire l’avventura nel Motomondiale o dedicarsi ‘full-time’ alla famiglia. Molto dipenderà dal grado di evoluzione della moto, dal contributo che saprà apportare Maverick Vinales alla Casa di Noale.

In un’intervista allo spagnolo ‘AS’ analizza la situazione di Marc Marquez e Valentino Rossi. Il primo lascia qualche perplessità, perché le sue condizioni non sono ancora ottimali, a circa un anno dal terzo ed ultimo intervento. “Dice che sta bene, che non è un problema fisico, che deve lavorare sulla moto. In altre gare dice che la spalla soffre – evidenzia Aleix Espargarò -. Sicuramente la Honda non è la migliore della storia, questo è chiaro, perché so quanto è veloce mio fratello e quanto sta soffrendo… Ma non so nemmeno quanto stia bene. Non riesco a capirlo bene“.

L’unicità di Valentino

Lo scorso agosto il paddock della MotoGP è rimasto attonito quando Valentino Rossi ha annunciato l’addio a fine campionato. A lui va reso il giusto merito per aver elevato questo sport a livelli grandiosamente popolari. “Posso dire di essere stato un privilegiato. Marc, ad esempio, può vincere nei prossimi anni e avere dodici titoli – aggiunge il pilota Aprilia -. Ma quello che ha fatto Valentino, farci seguire da tante persone, renderlo uno degli sport più seguiti al mondo, il modo in cui ha inteso le corse… Per chiunque è difficile eguagliarlo“.

Fabio Quartararo ha preso il suo angolo di box e si avvia verso il trionfo mondiale. Ma a detta di Aleix nessuno può ripercorrere il cammino del campione di Tavullia. “Anche se Fabio ha qualcosa di Valentino, è molto difficile per lui eguagliarlo. Per me è stato magnifico correre con lui. E’ il Michael Jordan delle moto e lo sarà sempre. Sarebbe stato più figo se si fosse ritirato vincendo, ma il suo amore per le moto lo ha fatto ritirare in posizioni che non gli rendono giustizia“.

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2 commenti

  1. FRA 1988 ha detto:

    La visibilità delle moto è cresciuta con Rossi ,ma Jordan o M.Alì hanno talmente varcato i loro sport che sono inarrivabili per chiunque in tutte le discipline.
    Rossi è come Alberto Tomba che nei primi anni 90 era lo sportivo per eccellenza nello sci. Senza Alberto si è perso molto così come accadrà con Rossi.
    Morbidelli e Bagnaia non hanno abbastanza carisma per esserne eredi.