13 Giugno 2020

MotoGP, Aleix Espargarò: “Ducati-Dovizioso sono un esempio”

Aleix Espargarò e Aprilia insieme fino alla stagione MotoGP 2022. Un rapporto longevo che ricorda quello fra Andrea Dovizioso e Ducati.

MotoGP, Aleix Espargaro

Aleix Espargaró non nasconde l’entusiasmo per aver rinnovato con Aprilia. Il nuovo progetto della RS-GP sembra rispecchiare le sue richieste, nei test invernali MotoGP ha dato grandi riscontri e non resta che lavorare sull’affidabilità del motore. La casa di Noale ha da poco chiuso un test a Misano, un altro è in programma a fine giugno. La priorità è non essere più il fanalino di coda fra i sei costruttori della Top Class, il resto verrà da sé. Sarà la quarta stagione con il team Aprilia, al termine del nuovo contratto saranno sei. Dopo di che è facile ipotizzare l’addio alle corse, ma mai dire mai. “Penso che restare con Aprilia sia stata la cosa giusta da fare. Sono molto contento perché nelle ultime due stagioni ho sofferto molto“.

Il rapporto tra Aprilia e Aleix Espargarò è uno dei più longevi nella storia della MotoGP. L’esempio più lampante è quello fra Andrea Dovizioso e Ducati. “Sono sempre stati un grande esempio per me, perché la continuità che hanno avuto li ha portati a lottare per il titolo, quindi cercheremo di farlo con Aprilia“. La scelta di proseguire è stata però reciproca, fondamentale l’esordio della nuova moto con motore a 90°. “Per me il punto chiave dell’accordo era il prototipo del 2020. Era chiaro che, anche con tutti i soldi del mondo, non poteva continuare con la stessa moto. Corro per passione ed è impossibile combattere con ciò che abbiamo sofferto la scorsa stagione“.

Con Andrea Iannone che sembra in cattive acque giudiziarie, Aleix è destinato a ricoprire il ruolo di primo pilota. E se i risultati arriveranno non è da escludere che la collaborazione possa continuare anche oltre il 2022. “Sono certo che sarà la mia ultima fabbrica. Se corro per due o quattro anni dipenderà da quanto è buono il progetto. Vorrei finire la mia carriera con Aprilia“. Nel breve termine c’è una stagione “intensa ma bella” che prenderà il via fra un mese, dove bisognerà arrivare in splendida forma. “Il mio DNA è fatto per competere, non mi piace nemmeno allenarmi – ammette a Motogp.com -. Abbiamo un test prima delle gare. Ma quello che ho in mente è correre e combattere con i miei avversari per vedere quanto è buona o cattiva la nuova moto“.

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