13 Giugno 2019

MotoGP, Alberto Puig: “Sviluppo Honda nelle mani di Márquez”

Alberto Puig chiarisce che sarà Marc Márquez il vero punto di riferimento della Honda. Jorge Lorenzo sul viaggio in Giappone: "Voglio una moto meno fisica".

Marc Marquez pilota Honda

Marc Márquez e Jorge Lorenzo sono gli ambasciatori dell’iniziativa “The Value of a Gesture”. Una campagna in cui Honda propone agli utenti dei social network di caricare una foto con gli occhi chiusi con l’hashtag #hondaelvalordeungesto. Per ogni foto pubblicata in rete, Honda donerà un euro alla Fundación Pequeño Deseo, presente in 38 ospedali spagnoli, per sostenere bambini con malattie gravi o croniche. “È un piccolo granello di sabbia, un piccolo aiuto che avrà bisogno del sostegno della gente”, ha detto Marc Márquez.

LE MODIFICHE ‘LECITE’ DI JORGE LORENZO

Alla vigilia del GP di Catalunya c’è grande attesa per capire l’atmosfera nel box Repsol Honda dopo le esternazioni del pilota di Cervera nei confronti di Jorge Lorenzo dopo la gara al Mugello. Il campione in carica ha detto a chiare lettere che a guidare lo sviluppo della RC213V è il pilota che sta davanti. Il viaggio in Giappone del maiorchino in verità si poneva l’obiettivo di poter migliorare il modificabile. Quindi alcuni aggiornamenti aerodinamici nella zona del serbatoio per ottenere maggiore supporto nelle gambe. “Il mio sogno è ottenere podi e vittorie con la Honda, sembra che sia lontano, ma non tanto, stiamo lavorando bene per raggiungerlo“, ha spiegato Jorge Lorenzo. “Lavoriamo sodo a tutti i livelli, anche mentalmente, è un periodo difficile, ma aiuta anche a imparare a conoscerti“.

Già in questo weekend al Montmeló potremo vedere le prime modifiche al prototipo dell’ex pilota Ducati. In attesa di studiare nuove soluzioni nel test ufficiale di lunedì. “Faremo modifiche in base a ciò che la normativa consente… Uno dei problemi principali è che la moto è troppo fisica, proveremo ad adattarla per me. Sono molto lontano dal come guidare la Honda, soprattutto in frenata – ha concluso Jorge Lorenzo -. Devo migliorare me stesso e la moto. E’ un processo lungo, venerdì metteremo il primo pezzo del puzzle“.

MÁRQUEZ RESTA IL RIFERIMENTO HONDA

Marc Márquez si avvia verso l’ottavo titolo in carriera. I 12 punti di gap da Andrea Dovizioso sono un’eternità se si considera la caduta ad Austin mentre si avviava verso la vittoria. Sarebbe il sesto titolo in sette anni di classe regina, il primo arrivato al debutto su una moto disegnata a misura di Casey Stoner. Il pilota catalano ha saputo subito adattarsi alla RC213V del campione australiano. “Fortunatamente i problemi di Lorenzo non li ho avuti. Forse l’anno peggiore è stato il 2015, è stata una moto complicata, ma non sono riuscito a gestire alcuni momenti. Io, a differenza di Jorge, mi adatto rapidamente. Ho usato le misure di Stoner, ma poi le ho regolate“. I vertici HRC hanno il difficile compito di preservare un’atmosfera diplomatica all’interno del box, compito che spetta ad Alberto Puig. “Jorge al 99% ha chiesto di rendere la moto più comoda… Questo non significa segnare lo sviluppo di una moto“, ha chiarito il team manager. “Non possiamo cambiare completamente la moto solo perché un pilota non riesce ad adattarsi. Specialmente quando la moto sta vincendo e guida il campionato“.

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