2 Marzo 2019

MotoGP: restrizioni sull’aerodinamica, in Qatar l’omologazione

Aerodinamica più severa nella stagione 2019 di MotoGP. Le moto dovranno entrare in scatole di alluminio per avere l'omologazione

Alex Rins pilota Suzuki

Nella stagione 2019 i team di MotoGP dovranno adattarsi a regole più severe in materia di aerodinamica. Fino all’anno scorso era possibile presentare ad inizio campionato una carenatura modulare, con parti amovibili a seconda dei circuiti e del carico aerodinamico necessario. A partire dal Qatar non si potranno rimuovere le estensioni del pacchetto aerodinamico che dovrà rispettare misure prestabilite. Le modifiche non saranno consentite, e sarà concesso un solo aggiornamento nel corso del Mondiale.

Il direttore tecnico Danny Aldridge porta l’esempio della Ducati che nel 2018 aveva progettato una carenatura a seconda delle esigenze aerodinamiche di pista differenti. L’importante era non cambiare la struttura di base, poi tutto era concesso. “Dal 2019 non sarà più possibile. Ciò che compare sulla moto in Qatar dovrà rimanere così fino al prossimo aggiornamento durante la stagione“. Per garantire che tutti i requisiti richiesti dal regolamento siano rispettati nel paddock vedremo una scatola di alluminio all’interno della quale dovrà entrare la moto, che stabilirà esattamente la larghezza della stessa e ne consentirà l’omologazione. “Se la moto si inserisce in questa scatola, è conforme“. La parte inferiore si estende da terra ad un’altezza di 550 millimetri. In questa zona, la motocicletta può avere una larghezza di 550 millimetri. Nella seconda sezione della scatola, potrebbe allargarsi a 600 millimetri.

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