6 Aprile 2022

MotoGP ad Austin: avanti Italia, è tempo di interrompere il dominio spagnolo

Motomondiale di scena ad Austin. Ancora alla ricerca di un successo italiano in MotoGP, a quota 2 invece in Moto2 e Moto3. Rivediamoli.

marquez quartararo bagnaia motogp

Il Motomondiale sarà di scena al Circuit of the Americas di Austin a pochi giorni dalla tappa in Argentina. Con anche Marc Márquez protagonista dopo gli ultimi controlli e l’annuncio ufficiale da parte di Honda. Griglia di partenza MotoGP quindi al completo, ma ci si attende finalmente la svolta da parte dei ragazzi italiani anche questa pista. Dal 2013 ad oggi infatti non c’è stato un solo successo italiano in top class, a referto solo piazzamenti sugli altri gradini del podio… A differenza di Moto2 e Moto3, in cui qualche acuto c’è stato. Rivediamoli.

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Anzi, meglio detto, per la classe regina la pista di Austin è un regno quasi esclusivo di un solo pilota. Marc Márquez ha cominciato proprio da qui la sua sequenza vincente. Aveva 20 anni e 63 anni, il pilota più giovane di sempre ad ottenere un successo in MotoGP, un record che detiene tutt’ora. Da quel momento il COTA è diventato uno dei suoi circuiti-talismano, fino al 2019, anno in cui si interrompe il suo dominio incontrastato. Un inatteso incidente quand’era saldamente al comando apre la strada ad un nome nuovo per quanto riguarda il primo gradino del podio. La lotta è tra Alex Rins e Valentino Rossi, con lo spagnolo però che riesce a mettere in pista quel qualcosa in più per ottenere il suo primo agognato trionfo in top class. Nel 2020 tutto salta per la pandemia da coronavirus, il GP delle Americhe torna in calendario alla fine dell’anno scorso e ritrova il suo re. Con un braccio solo, Marc Márquez si prende il secondo successo dell’anno dopo quello al Sachsenring, un altro passo importante nella stagione di rientro.

I podi italiani

I nostri portacolori come si sono comportati al Circuit of the Americas finora? Diciamo che c’è stato qualche podio nel corso degli anni, l’ultimo proprio nel 2021. Ma andiamo con ordine, partendo dal primo. Dopo un 2013 tutto spagnolo, nel 2014 ecco una nota tricolore grazie ad Andrea Dovizioso, che piazza la sua Ducati sul terzo gradino del podio. L’anno dopo, dietro all’inarrestabile Márquez, ci sono due italiani: Dovizioso stavolta è secondo, terza piazza per Valentino Rossi. Guizzo tricolore anche nel 2016, in questa occasione ci pensa Andrea Iannone, terzo al traguardo sulla Ducati del team factory, mentre l’anno dopo ecco Rossi 2°, inseritosi tra il duo Repsol Honda. Nel round 2018 c’è ancora Iannone sul podio, stavolta però su Suzuki, aprendo una tripletta azzurra completata dai connazionali Rossi e Dovizioso. Nel 2019 abbiamo citato la battaglia chiusa con Rossi secondo, mentre l’anno scorso la nota tricolore sul podio ha portato la firma di Pecco Bagnaia, 3° su Ducati.

Moto2 e Moto3 a quota 2

Più bravi invece i ragazzi delle classi minori, che hanno messo a referto due successi per categoria ad Austin. Iniziamo dalla Moto3, che ha in Romano Fenati il suo uomo vincente con la doppietta 2016 (con la KTM di Sky VR46) e 2017 (sulla Honda di Snipers). Come altri podi, ‘Fenny’ è 2° nel 2015, ma ci saranno anche altri nomi sul podio di Austin. Fabio Di Giannantonio è 3° nel 2017, l’anno dopo Enea Bastianini e Marco Bezzecchi completano il podio dietro al vincitore Martín, nel 2019 c’è Andrea Migno 3°. Per finire con l’evento 2021 segnato da un grosso incidente (senza conseguenze) e con Dennis Foggia 2°. Passando alla Moto2, ci hanno pensato due dei nostri ultimi campioni: Franco Morbidelli è inarrestabile nel 2017, così come Pecco Bagnaia l’anno successivo. Oltre a questi due successi ci sono solo altri due podi: nel GP 2021, dietro al vincitore Raúl Fernández, troviamo Di Giannantonio e Bezzecchi.

Foto: EPA/Erik Lesser

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