15 Dicembre 2019

Miguel Oliveira: “MotoGP in Portogallo? Un sogno, ma…”

Miguel Oliveira sogna il ritorno della MotoGP in Portogallo. Parla poi anche del ritiro di Jorge Lorenzo: "Ha dato tanto al Motomondiale."

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Unico pilota portoghese presente nel Motomondiale, Miguel Oliveira è stato uno dei quattro esordienti MotoGP quest’anno. Una stagione chiusa anzitempo per un infortunio ad una spalla ma, considerando le difficoltà di KTM, è riuscito a mettersi in evidenza. Avere un portoghese nella categoria regina ha fatto sì che qualcosa iniziasse a muoversi per riportare il campionato nel paese della penisola iberica (ne abbiamo parlato qui).

Correre in casa è sempre il sogno di ogni pilota. Miguel Oliveira non nasconde la gioia al solo pensiero, ma non vuole farsi troppe illusioni. “Sarebbe importante tornare in Portogallo, ma sono ancora scettico” ha dichiarato nel corso di un’intervista a Agência Lusa. “Non voglio illudermi senza che ci siano ragioni sufficienti perché questo avvenga. Chiaramente sarebbe un sogno diventato realtà rivedere la MotoGP in Portogallo. Avere un pilota del posto però potrebbe essere un buon motivo e spero che si realizzi.”

Nell’eventualità che questo avvenga, Estoril e Portimão sono i due circuiti candidati per ospitare nuovamente il Motomondiale. Oliveira non nasconde di avere una preferenza: “Entrambi sono spettacolari. Secondo me però Portimão è più adatto per le esigenze della MotoGP moderna, soprattutto in termini di spazio. Dal 2012 il numero di camion in movimento è costantemente aumentato. Per quanto riguarda la pista invece, vanno bene tutt’e due, sono entrambe molto veloci.”

Non nasconde poi il suo orgoglio per essere l’unico portoghese nel Motomondiale. “Ho tanti fan che mi supportano e non devo dividerli con nessuno. Devo rappresentare il mio paese ad alti livelli e nel miglior modo possibile.” Una responsabilità che l’ha portato a creare la Oliveira Cup, una competizione nazionale per piccoli piloti. “Un modo per cominciare, ad un prezzo accessibile. Possiamo consigliare al meglio genitori e ragazzi.” L’intenzione è di creare un movimento motociclistico portoghese, in modo che il suo non rimanga un caso isolato.

Nei tre anni di attività, sono circa 300 i piccoli piloti che hanno partecipato. “Nessuno nasce con la capacità innata di guidare una moto” ha dichiarato il vice iridato Moto2 2018. “Noi però possiamo dare una mano. Come organizzazione, abbiamo tutto sotto controllo: vogliamo dare l’opportunità ai giovanissimi. Siamo contenti di chiudere questo 2019 con un sorriso, abbiamo svolto un buon lavoro.” 

Nel corso dell’intervista, Oliveira riserva anche qualche parola a Jorge Lorenzo, ritiratosi alla fine di questa stagione. “Non credo sia un addio prematuro” ha detto. “Ha vinto cinque titoli mondiali, ha fatto tutto ciò che doveva in MotoGP. Ha poi incontrato una sfida, un grande ostacolo. Per un pilota abituato a vincere, non è facile quando non arrivano più i successi. Ha mostrato un volto più umano, che le persone non sono abituate a vedere. So però che bisogna ringraziare Jorge per tutto quello che ha dato alla MotoGP.”

 

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