27 Agosto 2019

Marc Marquez “l’asfaltatore” : i numeri della marcia trionfale

Marc Marquez vicino al 6° Mondiale in 7 stagioni MotoGP. Con 78 punti di vantaggio su Dovizioso potrebbe chiudere la corsa iridata già in Thailandia.

Marc Marquez

Marc Marquez continua a viaggiare ad un ritmo impressionante verso l’ottavo titolo mondiale in carriera. Ma la marcia trionfale prosegue ininterrottamente dalla gara in Catalunya dell’anno scorso. Da allora il pilota Repsol Honda ha sempre chiuso tra il primo (12 volte) e secondo posto (8 volte), eccezion fatta per tre cadute (due a titolo già conquistato) un terzo posto a Brno nel 2018. Chi può fermare Marc Marquez “l’asfaltatore”? Soltanto lui può decidere quando arrestare questa Cavalcata delle Valchirie, come ha sottolineato in una recente intervista.

Se non vince è secondo, questo è il leit motiv del campionato MotoGP 2019. Una sola caduta ad Austin, poi sempre a contendersi la vittoria. E per sconfiggerlo bisogna sudare sette camicie, fino all’ultima curva, con un pizzico di buona sorte. Esemplari gli ultimi due casi in Austria e Inghilterra, con Dovizioso e Rins che hanno strappato con i denti il trionfo negli ultimi metri. Ma dall’esordio nel 2013 al 2018 ha mancato all’appuntamento iridato solo nel 2015, quando pervaso da un senso di onnipotenza ha voluto superare il senso del limite rimediando qualche caduta di troppo. Da allora ha centrato cinque titoli su sei, salvo sorprese quest’anno incasserà il sesto su sette.

Una sequenza di vittorie e podi quasi irreale. MM93 è  sulla buona strada per superare il suo record di punti MotoGP, fissato a 362 nel 2014. Adesso è a quota 250 con 175 punti ancora da assegnare da Misano a Valencia. 78 il gap in classifica dal diretto inseguitore Andrea Dovizioso, ma Marc Marquez non dà nulla per scontato. 7 i GP ancora da disputare e continuando di questo passo a San Marino e Aragon, in Thailandia potrebbe già diventare campione del mondo. Anche questo significherebbe superare se stesso, dal momento che i suoi titoli più precoci sono stati festeggiati al massimo in Giappone. Il fenomeno di Cervera non farà certamente sconti: per quanto si sia dichiarato poco propenso a stabilire record, ha sempre alzato ulteriormente l’asticella delle prestazioni personali e altrui.

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