10 Febbraio 2020

Marc Márquez: i dubbi, gli errori e lo spettro di un’altra operazione

Marc Márquez in evidente difficoltà fisica durante il test in Malesia. Il campione della Honda potrebbe arrivare al primo GP in condizioni poco favorevoli.

MotoGP, Marc Marquez a Sepang

Marc Márquez ha trascorso diverse ore in Clinica Mobile nella tre giorni di Sepang. Il campione in carica di MotoGP semina dubbi sia sulla condizione fisica che sullo stato dell’evoluzione della Honda RC213V 2020. Ha riportato due cadute senza conseguenze, ma se la prima gara fosse imminente il Cabroncito avrebbe molto di cui preoccuparsi. Si vocifera persino di un secondo intervento alla spalla nei prossimi giorni, ma sembra una ipotesi mediatica più che una indiscrezione dal paddock. Dopo pochi giri mancava la forza necessaria per mantenere una corretta posizione in moto. “Pensavo di sentirmi meglio, il mio deltoide destro è al 60%, vediamo come reagisce la spalla dopo lo sforzo di questi giorni“.

MARC E IL NERVO DANNEGGIATO

Ha confessato che fino a poche settimane fa non riusciva neppure a tenere in mano un bicchiere di acqua. La spalla ha dato davvero troppi grattacapi a Sepang ed è emerso che nel corso dell’operazione il dottor Mir ha riscontrato anche un nervo danneggiato. Di conseguenza l’intervento è stato più invasivo e delicato rispetto al 2018. Nei prossimi giorni si prevedono ulteriori esami medici presso la Clinica Dexeus di Barcellona. Adesso in casa HRC si interrogano sulla sbagliata strategia temporale: Marc Márquez avrebbe potuto anticipare l’operazione subito dopo il GP della Malesia, quando ormai i titoli piloti e costruttori erano in cassaforte. Ma in questo caso avrebbe perso i test MotoGP di Valencia e Jerez.

EVOLUZIONE HONDA IN ATTESA

Di certo la tre giorni in Malesia è risultata più proficuo per gli altri che per lui. Non ha potuto rilasciare feedback sul nuovo telaio e il tempo stringe, in considerazione dei campanelli d’allarme lanciati da Cal Crutchlow. Il feeling con l’avantreno sembra persino peggiorato a detta del britannico, ma a dettare lo sviluppo è Marc Márquez. E in questo momento le sue considerazioni non sono ancora definitive. Una cosa sembra chiara: gli avversari, soprattutto Yamaha e Suzuki, hanno dimostrato grandi cose. “La Honda deve continuare a lavorare e spremere perché gli altri marchi sono migliorati. Abbiamo preso provvedimenti ma dobbiamo continuare a lavorare“. Non potendo spingere al limite alcuni dettagli devono essere rimandati fra due settimane, nell’ultimo test MotoGP precampionato. “Per la prima gara, in Qatar, sono più preoccupato per la moto che per le mie condizioni fisiche. Alcune cose non mi hanno convinto“.

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