27 Ottobre 2019

Lorenzo Dalla Porta nella storia: ecco chi è il primo italiano iridato in Moto3

In Australia Lorenzo Dalla Porta vince e conquista il titolo in Moto3. La storia di un piccolo pilota con un sogno mondiale realizzato nella notte italiana.

Lorenzo Dalla Porta Campione Moto3 2019

Nella notte italiana l’Italia ha conquistato un nuovo campione del Mondo. Lorenzo Dalla Porta ha definitivamente chiuso i conti con il successo a Phillip Island. Uno straordinario risultato che gli è valso il primo titolo iridato in carriera, un campionato storico. Il ventiduenne piccolo pilota di Montemurlo (alto 1,63 metri per 58 chili di peso) è il primo italiano a vincere in Moto3, 15 anni dopo Dovizioso nell’allora 125cc. Un risultato ottenuto grazie al supporto di una famiglia umile, che anni fa ha accettato una sfida che ha portato il giovane Lorenzo sul tetto del mondo.

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“Ho urlato come un matto dentro il casco, ho perso la voce.” Lorenzo Dalla Porta sembrava quasi incredulo, non sapeva se credere o meno a quello che stava vivendo. Lo ammette lui stesso, sopraffatto dalla grande emozione e dalla scarica di adrenalina. Peggio di lui il padre Massimiliano, sempre ritenuto fondamentale, che l’ha raggiunto a bordo pista abbracciandoselo forte, prima di dargli maglia e casco celebrativi. Un’emozione ancora più grande dovuta al fatto di essere membri di una famiglia umile, che ha deciso di rischiare investendo su qualcosa di così costoso come le moto. Una scelta ricca di sacrifici, che sta pagando.

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Il piccolo Lorenzo nel 2012 vince nel CIV 125, nel 2016 è l’anno del titolo nel CEV Moto3, prima di disputare la prima stagione mondiale completa nel 2017. Dopo due “mezzi campionati” come sostituto di altri piloti, inizia l’avventura a tempo pieno. L’approdo in Leopard l’anno scorso è la svolta: arrivano i primi podi, cinque nell’intera stagione, compreso il successo a San Marino. Arriviamo al 2019: dieci podi in totale, di cui tre vittorie, l’ultima proprio a Phillip Island. Un risultato arrivato come sempre dopo una grande battaglia. Al parco chiuso, assieme a tutto il team, c’era anche Marcos Ramírez, che non la smetteva di festeggiare il neo iridato compagno di box.

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“Ci è voluto tanto tempo per arrivare a questo giorno” ha detto. “La mia famiglia ha fatto tanti sacrifici in questi anni e sono davvero grato di averli sempre tutti attorno a me. Questo titolo è per mia nonna [scomparsa prima della tappa in Thailandia, ndr] e per mio padre. Ringrazio anche la squadra per avermi dato sempre la miglior moto: dall’anno scorso abbiamo trovato la giusta intesa ed abbiamo sempre lavorato per ottenere il massimo. Non ce l’avrei fatta senza di loro, non avrei potuto chiedere di più. Sono sulle nuvole, il mio sogno si è realizzato.”

 

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