16 Giugno 2020

L’ascesa di Jack Miller: stipendi bassi e contratti di un anno

Jack Miller ha conquistato un posto nel team Ducati factory per la stagione MotoGP 2021. E confessa: "Ho preso dei rischi per arrivare fin qui".

Jack Miller

Jack Miller arriverà ai nastri di partenza del campionato MotoGP con un contratto nuovo di zecca. Ducati non ha voluto perdere tempo per ingaggiarlo come pilota ufficiale nella stagione 2021. “Significa che c’è un po’ meno pressione sulle mie spalle“. L’australiano vuole regalare grandi soddisfazioni al team Pramac prima del passaggio al team factory. Si dice certo di potersela giocare con i migliori, compreso Marc Márquez. “Ducati è un produttore a cui piace sviluppare e ama provare cose strane. Devi colpirli con una mente aperta e vedere cosa succede“.

Il segreto per conquistare la fiducia dei vertici di Borgo Panigale non sta solo nel buon finale di stagione MotoGP 2019. “Il mio obiettivo finale da quando sono entrato in Pramac è stato quello di arrivare nel team factory – ha detto a The-Race.net – e ho corso alcuni rischi per arrivarci. Contratti di un anno, stipendio molto basso, semplicemente perché sono giovane e in grado di farlo per entrare in una squadra ufficiale“. D’altronde un grande rischio l’ha corso nel 2015 passando direttamente dalla Moto3 alla MotoGP. A rischio di bruciare la carriera irreversibilmente.

L’esordio con Honda non è stato dei più felici, una sola vittoria in tre stagioni sul bagnato di Assen nel 2016. L’arrivo in Pramac gli ha permesso di crescere mentalmente e di avere una moto ufficiale in tempi rapidi. Altrettanto rapida l’ascesa nel team factory dove sostituirà Danilo dal 2021. Ma guai a lasciarsi distrarre dal passato. “A parte Jerez, tutto il resto del calendario sembra adatto a noi“, ha aggiunto Jack Miller. “A Misano andrà molto meglio con il nuovo asfalto, Valencia è una pista che mi piace molto, un paio di gare ad Aragón saranno fantastiche e penso che possiamo fare un buon lavoro… Spero che se tutto andrà per il verso previsto, tornerò presto in Europa“.

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