11 Ottobre 2012

Katsuyuki Nakasuga, wild card Yamaha per il GP di Motegi

Il tester e pilota ufficiale Yamaha vuole stupire ancora

Quando il Gran Premio del Giappone del Motomondiale si disputava sul mitico tracciato di Suzuka, era consuetudine trovare una vasta schiera di wild card locali spesso e volentieri addirittura in corsa per la vittoria, non soltanto nelle classi 125 e 250cc. Facile ripensare (prendendo come esempi i casi più recenti) allo strepitoso e funambolico esordio del compianto Norick Abe con Honda NSR500 privata nel 1994, non era passato inosservato nemmeno Akira Ryo, secondo assoluto nel 2002 in occasione della prima, storica gara della MotoGP, con la propria Suzuki GSV-R a confronto per il gradino più alto del podio con Valentino Rossi, in trionfo al debutto in sella alla nuova Honda RC211V. Altri tempi, o forse no: lo scopriremo questo fine settimana al Twin Ring di Motegi con la presenza in qualità di wild card di Katsuyuki Nakasuga, da un buon triennio tester Yamaha MotoGP (più volte impegnato nelle prove pre-campionato a Sepang) e da diversi anni l’unico pilota ufficiale della casa dei Tre Diapason nell’All Japan Superbike. Laureatosi Campione JSB1000 nel 2008 e 2009, “Kats” a Motegi correrà con una terza Yamaha YZR M1 1000cc ufficiale, ma schierata sotto le insegne del YSP (acronimo di “Yamaha Sport Plaza”) Racing Team, la stessa compagine con la quale milita nel campionato nazionale Superbike giapponese. Ai più attenti, Nakasuga è senza dubbio un nome conosciuto, non tanto per le tre wild card “mondiali” tra Motegi e Suzuka in 250cc del triennio 2002-2004 (addirittura 2° in griglia sotto il diluvio nel 2003), bensì per l’aver sostituito lo scorso anno l’infortunato Jorge Lorenzo a Sepang e Valencia. Se in Malesia si era fatto notare per due cadute nei due turni di prove libere del venerdì, a Cheste Katsuyuki sorprese tutti conquistando un incredibile 6° posto finale, favorito sì dalle “bizze” del meteo, ma restando per tutto l’arco della contesa in lotta con il “secondo gruppo” della top class. D’altronde Nakasuga è un pilota abituato a simili imprese. Nel biennio 2008 e 2009 ha riportato la Yamaha ad un titolo All Japan Superbike che mancava da quasi 10 anni, pronto a riconfermarsi in questa stagione dove, in sella alla propria Yamaha YZF R1 gommata Bridgestone, ha conquistato quattro vittorie (Motegi, Tsukuba, Autopolis, Okayama) nelle sei gare sin qui disputate, scattando oltretutto dalla pole (con tre record della pista) negli ultimi quattro appuntamenti stagionali. Mattatore della Superbike del Sol Levante, il buon Nakasuga tra un test e l’altro con la YZR M1 MotoGP è stato convocato da Yamaha Austria per diversi round del Mondiale Endurance con la “perla” della pole position (la prima in 12 anni per la casa i Iwata) conseguita nell’ultima edizione della 8 ore di Suzuka con un giro pazzesco da.. GP in 2’06″845, vanificata da una caduta dopo soli 40 minuti quando si trovava in testa (un pò il suo “vizio”: medesimo epilogo alla 8 ore di Doha…). Curriculum, risultati e tempi alla mano, Nakasuga è a tutti gli effetti il miglior rappresentante dell’All Japan Road Race Championship, meritevole di questa wild card al Twin Ring di Motegi dove confida di stupire ancora e di chiarire in pista il vero significato di “wild card”. Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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