26 Dicembre 2019

Jorge Lorenzo: “Lesioni alla schiena le più serie, ho temuto la paralisi”

Ogni pilota deve affrontare lesioni più o meno gravi. L'ultima alla schiena è stata definitiva per Jorge Lorenzo. "Non volevo più cadere. Non c'era più la giusta motivazione."

jorge lorenzo motogp 2019

Per quanto se ne parlasse da tempo, nessuno pensava davvero che Jorge Lorenzo annunciasse il suo ritiro a Valencia. Tanti i fattori che hanno portato a questa decisione, soprattutto gli infortuni accusati negli ultimi anni. Il peggiore di tutti è stato sicuramente quello alla schiena: una frattura di due vertebre dopo un violento incidente ad Assen. Si è interrotta così prematuramente una sfida con Honda che il maiorchino avrebbe voluto vincere.

In questo periodo si parla molto del suo possibile impegno come tester Yamaha nel 2020. A gennaio Lorenzo farà un annuncio di qualche tipo, chiarendo quindi la sua ‘presenza nel paddock’. In questo periodo il pluricampione MotoGP ha avuto tutto il tempo di recuperare soprattutto a livello fisico. “Gli infortuni hanno accelerato la mia decisione” ha ammesso nel corso di un’intervista a BT Sport. “Altrimenti avrei continuato.”

Come purtroppo accade a tutti i motociclisti, anche Lorenzo si è dovuto confrontare con lesioni più o meno gravi nel corso della sua carriera. In precedenza era sempre riuscito a ripartire. “È un processo lungo. Uno degli infortuni più gravi è stato un forte colpo alla testa, inizialmente non ricordavo più nulla [Catalunya 2008, ndr]. Ci è voluto un po’ di tempo per diventare nuovamente competitivo, ma nel 2009 ho chiuso secondo, vincendo il titolo nel 2010.” 

Un infortunio che tra l’altro era l’ultimo di una serie di incidenti. Un sequenza che l’aveva portato a considerare il ritiro, scartando però quasi subito questa idea. Non così invece questa volta: parliamo appunto della doppia frattura alle vertebre. “Le lesioni alla schiena sono sempre le più serie, non è come per una mano od un piede. Nel peggiore dei casi infatti puoi rimanere paralizzato, ho temuto questa eventualità. Non volevo più cadere.”

A questo si sono aggiunti altri pensieri. “Ho iniziato a chiedermi cosa ci facessi qui. Mi ripetevo poi che volevo riprovarci. In realtà non sono riuscito a ritrovare la motivazione, né ho avuto la pazienza di aspettare un altro anno, soprattutto alla mia età.” Jorge Lorenzo però è convinto che, senza tutti quegli incidenti, le cose sarebbero andate diversamente. “A Le Mans per esempio ho chiuso 11°, con un ritardo di soli 14 secondi.”

“Al Montmeló avrei potuto concludere la gara tra i primi sei. Stavamo migliorando.” Oltre al discusso botto in gara, c’è stata poi una nuova caduta nei test successivi al GP. Un grande spavento che ha avuto il suo peso. “Ho iniziato ad avere paura di farmi male. Ad Assen poi ecco un altro grave incidente.” Quello alla schiena che l’ha fermato per altri tre GP, portandolo alla scelta finale. “Non avevo più la giusta motivazione” ha ammesso.

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