10 Ottobre 2019

“Jorge Lorenzo, la sua moto è la Yamaha”: l’analisi dell’ex capotecnico

L'ex capotecnico di Jorge Lorenzo, Ramon Forcada, analizza la crisi del pilota in Honda: "La sua moto naturale è la Yamaha, Honda troppo fisica per lui".

Jorge Lorenzo

Ramón Forcada è forse uno degli uomini che conoscono meglio Jorge Lorenzo nel paddock. Insieme hanno collaborato per nove stagioni, vincendo tre titoli MotoGP e 44 GP. Le loro strade si sono divise nel 2016, quando il pilota delle Baleari ha optato per Ducati e il tecnico catalano è passato alla corte di Vinales (oggi è al fianco di Franco Morbidelli).

La situazione di Jorge Lorenzo è facilmente analizzabile per Forcada, per certi versi simile a quella di Morbidelli, sebbene in direzione contraria. “La sua moto naturale è la Yamaha, è una moto che sembra fatta apposta per lui. Qui ha trascorso nove anni, tanto che l’evoluzione Yamaha  è basata sulle indicazioni di Jorge. Yamaha sostiene ogni pilota – ha detto nel Podcast MotoGP – e cerca di fare una moto per tutti“. Diverso quanto avvenuto in Honda, con un prototipo sviluppato unicamente sulle richieste di Marc Marquez. “Honda segue sicuramente le indicazioni di Marc,  realizza una moto per Marc. Sicuramente i loro stili di guida divergono. E  più Marc vince, più Honda costruisce una moto sempre più in linea con le esigenze del pilota di punta“.

Ramon Forcada confronta la situazione attuale di Jorge Lorenzo con quella vissuta nel 2008, quando subì un brutto incidente in Catalunya nel suo anno di debutto, costringendolo in ospedale per diversi giorni dopo un colpo alla testa. “Per me Jorge ha perso la fiducia. Mi ricorda così tanto la caduta che ebbe al Montmelò. Quando tornò pensava ‘Vale la pena quello che sto facendo?’. Allora aveva 22 anni, ora ne ha 33. Allora ne valeva la pena, quando hai 33 anni e ti sei fatto male, ci vuole più tempo per decidere se ne vale la pena“.

La mancanza di feeling tra Jorge Lorenzo e la RC213V, secondo il suo ex capotecnico, sarebbe da imputare anche alla differente fisicità di moto e pilota. “Dall’inizio ha un handicap con la Honda, lui non è troppo forte fisicamente. Per sua costituzione non sviluppa molti muscoli, non diventa forte come altri piloti.  Questa è una cosa di natura, di costituzione – ha concluso Ramon Forcada – e non puoi farci nulla“.

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