1 Luglio 2022

Jonathan Rea: “Valentino Rossi cavallo da tiro, ma questa MotoGP è pazzesca”

Jonathan Rea promuove la nuova era della MotoGP, ma l'assenza della leggenda Valentino Rossi si fa sentire.

MotoGP, Jonathan Rea

Dopo due anni di restrizioni Covid le tribune della MotoGP hanno ripreso ad affollarsi. In alcuni week-end abbiamo viste spalti super affollati, in altri, come al Mugello, il pubblico è venuto meno rispetto alle grandi occasioni del passato. Il sei volte campione del mondo Superbike, Jonathan Rea, ha provato ad analizzare la situazione, partendo da un presupposto: l’assenza di Valentino Rossi.

La MotoGP senza Valentino Rossi

I pochi biglietti staccati per il GP d’Italia porta a pensare che l’assenza del Dottore abbia un ruolo primario sulle presenze al di sotto della media. A poco sarebbe servita la premiazione per il ritiro del numero 46 alla presenza del nove volte iridato, sebbene abbia influito la contemporaneità del GP di Formula 1 a Monaco. “Non lo direi in modo così drammatico“, ha commentato Jonathan Rea in un’intervista a ‘Motorsport-Total.com’, anche se ritiene che l’uscita di scena del campione di Tavullia abbia il suo peso. “Valentino Rossi era un grande cavallo da tiro. Anche senza di lui, il colore giallo domina le tribune, lui è Mister MotoGP“. Dopo il suo addio al Mondiale una nuova era è iniziata per il Motomondiale, inevitabile un pizzico di nostalgia per le leggende del passato con Hayden, Stoner, Pedrosa e Lorenzo. “Ma non possiamo dire che la nuova generazione sia più lenta o abbia prestazioni peggiori“.

Jonathan Rea promuove la nuova era

Adesso è l’epoca dei giovani talenti emergenti, che probabilmente non hanno il carattere dei campioni di una volta, ma sanno essere davvero veloci. L’era di Quartararo, Bagnaia, Mir e dei tanti che si alternano sul podio in ogni week-end, come Bastianini e più di recente Bezzecchi. “Ora in MotoGP sembra che tutto sia molto armonioso. Questo crea meno dramma rispetto al passato“, ha aggiunto Jonathan Rea. Al contrario del Mondiale Superbike, dove a contendersela sono i soliti tre, in classe regina è sempre più imprevedibile. “È pazzesco. Non riesco a spiegarlo… In alcune gare Quartararo è davanti di dieci secondi, una gara dopo deve lottare duramente per essere sesto. Idem con KTM: vincono e poi all’improvviso sono in fondo alla classifica. È difficile da spiegare. Non lo capisco nemmeno io“. Jonathan Rea conclude promuovendo a pieni voti la classe MotoGP: “Da tifoso mi piace così“.

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