23 Settembre 2019

Jack Miller sfida Fabio Quartararo: “Mi sta facendo sudare”

Terzo podio stagionale per Jack Miller ad Aragon. Fabio Quartararo ora dista 6 lunghezze in classifica: "Voglio essere il miglior pilota independent".

Jack Miller

Terzo podio stagionale per Jack Miller dopo quelli di Austin e Brno, ma questo di Aragon è forse quello da incorniciare, il più sofferto e appagante. L’australiano del team Pramac Racing ha lottato dai primi giri con i big della top class: Vinales, Quartararo e Dovizioso. Nelle fasi finali deve cedere il passo al collega Ducati, ma all’ultimo giro compie un capolavoro superando Maverick, conquistando uno strepitoso terzo posto. Sono sedici punti fondamentali per la classifica che gli permettono di tenere il passo di Quartararo (a +6 punti) per il titolo di pilota independent.

Il podio di Alcaniz trabocca di soddisfazione per Jack e il team satellite Ducati. Non poteva esserci miglior risposta alle voci estive di una possibile sostituzione con Jorge Lorenzo. Considerando le ultime prestazioni di Petrucci e i malumori di Dovizioso all’interno del box, Miller sembra il principale candidato per una Desmosedici ufficiale oltre il 2020. Bisogna però guadagnare costanza di risultati prima di disegnare orizzonti di gloria. “Siamo stati i migliori in Ducati per la maggior parte del fine settimana,  sento di poter fare un buon lavoro“, ha commentato Jack Miller. “Il mio obiettivo principale è quello di essere il miglior pilota indipendente. Fabio mi sta facendo sudare quest’anno, ma stiamo facendo un buon lavoro e ora arriviamo su tracciati favorevoli. Thailandia, Giappone e soprattutto Phillip Island, dove non vedo l’ora di arrivarci per vedere cosa possiamo fare“.

Nella gara di Aragon ha compiuto un lavoro magistrale nel preservare le gomme fino alla fine. Dettaglio non secondario che gli ha permesso di superare Maverick Vinales all’inizio dell’ultimo giro. Nulla ha potuto contro Marc Marquez nelle fasi iniziali, provare a rincorrerlo avrebbe causato solo un repentino calo della gomma. “Quando ho superato Fabio nel primo giro, avevo bisogno di un telescopio per vedere Marc Márquez“, ha scherzato Jack Miller. “Ho visto che era troppo veloce. Non volevo lasciarmi andare in rovina, sono stato costretto a rimanere calmo. Sapevo di aver bisogno anche di grip per 23 giri. E in effetti, sono stato in grado di cacciare Maverick dal podio“.

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