15 Novembre 2021

Il commosso saluto di Danilo Petrucci, ‘talento normale’ della MotoGP

A Valencia Danilo Petrucci ha salutato la MotoGP. L'emozione, le sfide in carriera, il grazie a KTM, la proposta a Rossi: ecco cos'ha raccontato a fine GP.

danilo petrucci motogp

Emozioni a fiotti nell’ultimo evento della stagione MotoGP a Valencia. Ultimo GP anche per Danilo Petrucci, che ha chiuso la sua carriera nel Motomondiale per affrontare quel sogno chiamato Dakar nel gennaio 2022. Il pilota di Terni non ha nascosto le grandi emozioni provate non solo alla fine, ma ancora prima della partenza della corsa a Valencia. Dopo due sfortunati zeri, ha tagliato il traguardo in 18^ posizione, per poi essere festeggiato dal suo box e dai colleghi di categoria. Come ad esempio fatto da Bagnaia e Miller in conferenza stampa dopo il doppio podio. A dimostrazione del segno lasciato da ‘Petrux’ con la sua bella storia.

Gli applausi

I riconoscimenti alla sua carriera sono iniziati prima della gara. “Una volta arrivato in griglia mi sono detto di non piangere. Ma si sono avvicinate varie persone, tutti quelli con cui ho lavorato e gli amici nel paddock. Li ho salutati tutti, ma dovevo andare in bagno ed è stato un problema. Tornando in pit lane è partito l’applauso dai team KTM e Ducati.” L’emozione ha preso il sopravvento. “Ho iniziato a piangere. Sfortunatamente quando sono contento non mi fermo più” ha scherzato Petrucci. È seguita poi la gara. “All’inizio ci ho provato: sono stati tutti molto aggressivi da subito, ma presto è aumentata la pressione alla gomma anteriore e non riuscivo a frenare.”

La priorità quindi è diventata finire la gara. “Mi sono detto che non ci dovevo pensare, che dovevo solo godermi gli ultimi chilometri ed è stato un vero piacere.” Rimpianti? “No. Sarebbe facile guardarsi indietro e pensare a cos’avrei potuto fare meglio. Forse nel 2016 avrei potuto vincere al Sachsenring, o ad Assen prima della rottura della moto.” Anche se nel 2019… “Ero davvero veloce, ma c’erano un primo ed un secondo pilota, ne ho sofferto. Per dimostrare quanto valevo ho commesso degli errori e perso la 3^ piazza in campionato. Ma posso dire che ho sempre dato il massimo, ci ho sempre provato.”

Pilota ‘normale’ che vince in MotoGP

Quel Danilo Petrucci che correva in CRT avrebbe creduto a questa lunga carriera di successo, con podi e due vittorie? “Non lo so” ha ammesso. “Già nel 2011 ipotizzavano l’idea MotoGP, era un mio sogno, ma un conto è pensarlo ed un altro è farlo. Nel 2012 è iniziata l’avventura e sono arrivato ultimo, con anche la moto rotta. Fino al 2014 ero praticamente sempre ultimo in prove libere, qualifiche e gare, penso fossi l’unico a crederci ancora.” Fino al passaggio. “Un giorno il sogno si è realizzato ed è stato bellissimo!” Sottolineando anche che “Credo di essere una delle ultime persone ‘normali’ capaci di vincere, senza essere un fenomeno o un talento.” Un discorso negato da Bagnaia e Miller, che come detto hanno ben omaggiato la carriera di Petrucci in conferenza stampa post GP.

Tornando al #9, “Sono contento di averlo provato due volte. Fosse stato solo al Mugello sarei stato l’eroe di giornata e basta, invece a Le Mans ho dimostrato che posso vincere ancora.” Tra gli amici del paddock, inserisce senza dubbio l’australiano di Ducati. “Con lui ho un rapporto speciale, non solo per i momenti insieme oltre le gare, ma anche perché siamo molto simili, veniamo da lontano.” Riguardo al futuro in Dakar, “Grazie a KTM ci proverò, per capire se posso essere felice. La felicità per me è essere veloce in moto, forse è la mia strada ma dovrò capire se è vero.” Al box Tech3 intanto c’era la sua moto per il prossimo Rally Raid. “Una sorpresa, un altro grande regalo di KTM. Non smetterlo mai di ringraziarli, mi hanno voluto molto bene. Nonostante quest’anno, hanno visto l’impegno fino all’ultimo.”

Il ricordo di Semprini e la proposta a Rossi

Nel corso del meeting online post GP c’è spazio anche per un commosso ricordo. Nello specifico quello di Luca Semprini, addetto stampa Ducati scomparso improvvisamente nel 2019. Non dimenticando la sua grande emozione per la vittoria di Petrucci al Mugello. “Riuscire ad emozionare è la cosa più bella, soprattutto chi ti sta vicino. Vuol dire che sono stato trasparente.” La commozione poi si fa sentire. “Luca è stato un compagno per solo metà anno, mi dispiace solo non avergli detto che gli volevo bene un’ultima volta. Da quel giorno mi ha insegnato ad essere buono con le persone.”

Infine, c’è anche un commento su Valentino Rossi. “Con lui ho condiviso tutta la mia carriera MotoGP. Abbiamo lottato per le prime posizioni, fino al 16-17° posto come quest’anno.” Non manca poi una proposta interessante per il futuro. “Magari un giorno andiamo a fare la Dakar insieme! Lui guida e io navigo. Adesso devo solo imparare un po’ a navigare, faccio esperienza e glielo dico. Lui di sicuro gas in macchina lo dà, se impariamo a navigare magari vinciamo pure la Dakar!”

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Foto: Tech3 Racing

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1 commento

  1. fabu ha detto:

    l’ultimo giro di Mugello 2019 rimane a mio avviso il momento più emozionante dell’era MotoGP. da rivedere all’infinito.