3 Agosto 2019

Idalio Gavira: “Valentino Rossi usa il manubrio come un pennino”

Idalio Gavira, coach di Valentino Rossi, descrive il suo ingresso in Academy e il passaggio nel box del Dottore: "E' meno fisico degli altri piloti".

Idalio Gavira coach di Valentino Rossi

Dopo l’addio di Luca Cadalora nelle vesti di coach, Valentino Rossi ha puntato sullo spagnolo Idalio Gavira, ex allenatore dei ragazzi dell’Academy. Da giovane pilota del campionato spagnolo, della Superbike e della classe 250, prima di ritirarsi a vita privata svolgendo altre mansioni. Nel 2013 viene richiamato in causa come meccanico da Estaban Garcia (attuale direttore tecnico di Viñales) per lavorare al fianco di Viñales e Ana Carrasco nel Team Calvo Laglisse.

Nel 2016 fa il suo ingresso in Academy su consiglio di Pablo Nieto, da quest’anno lavora spalla a spalla con il Dottore. “Valentino Rossi era il mio compagno di squadra nel 1997 – ha raccontato Idalio Gavira a Marca -. Era con la 125cc di Nastro Azzurro e io con la 250cc standard di Aprilia. Era un bambino, io ​​avevo 26 anni. Era già fantastico, ero molto invidioso. Fin dall’inizio ho avuto ammirazione per lui. Quando sono entrato in Accademia abbiamo avuto varie conversazioni e quando Luca Cadalora ha deciso di andarsene ha scelto me“.

VALENTINO ROSSI OSSERVATO SPECIALE DI GAVIRA

Un compito non facile, soprattutto in questo momento difficile per Valentino Rossi, alla ricerca del miglior setting per una Yamaha M1 che nelle mani di Viñales e Quartararo sembra un’altra moto. “Lavoriamo sulle impostazioni, la moto gli piace per molti versi, vediamo se ritorna ad essere veloce“. Gavira si definisce ‘riders performance analyst’: osserva il campione di Tavullia e i rivali, va in pista e cerca di capire in quali aree si può migliorare. Cadalora era più focalizzato sul comportamento della M1, il tecnico madrileno si concentra più sul pilota, come si muove, l’ingresso di curva, la prestazione nei diversi settori.

Idalio Gavira confessa quanto sia complesso impartire suggerimenti a Valentino Rossi, con il suo pesante bagaglio di esperienza nel Motomondiale. L’ha dimostrato anche nel venerdì di Brno, schiacciando la frizione prima che il motore andasse in fumo, evitando dispersioni di macchie d’olio sull’asfalto. Non ha mai sofferto di sindrome compartimentale, per il suo stile di guida certosino e vellutato. “Usa il manubrio come un pennino… Ha quella capacità di essere meno fisico degli altri. Si allena ogni giorno in Accademia e in palestra come un toro insieme ai ragazzi, poi nei fine settimana dà loro una possibilità al Ranch. E si diverte, soprattutto“.

Lascia un commento