11 Febbraio 2020

Gli assassini della MotoGP: Jorge, Valentino e Marc

Jorge Lorenzo, Valentino Rossi e Marc Marquez: gli assassini della MotoGP. I veri campioni non vincono soltanto, ma ritornano quando sembrano passati.

Valentino Rossi e Jorge Lorenzo

Jorge Lorenzo, Valentino Rossi, Marc Marquez… gli assassini della MotoGP. Pronti a colpire ancora, anche quando qualcuno li dava per sconfitti. Essere campioni non significa solo vincere, ma anche sapersi rialzare e ritornare a combattere. È capito al pilota di Cervera nel 2012, dopo l’intervento agli occhi, quando sembrava in procinto di dover abbandonare le corse. Al Dottore dopo il biennio in Ducati, sembrava ormai “cotto” prima di far ricredere tutti nella stagione MotoGP 2015, perdendo un titolo all’ultima gara e in circostanze che faranno sempre discutere.

MotoGP, Marc Marquez e Valentino Rossi

Il maiorchino sembrava davvero voler dire addio alle moto, ma è bastata una chiamata dal mai dimenticato team Yamaha per risvegliare il desiderio mai assopito. Neppure tre mesi dalla conferenza di addio a Valencia e rieccolo saltare in sella alla M1 in veste di collaudatore. Ma sono in tanti a scommettere che presto lo rivedremo in gara e, in caso di buoni risultati da wild card, sarà pronto a rimettersi in gioco. Gli assassini non si fermano mai. Gli infortuni e una Honda impossibile da domare e da cambiare avevano smorzato il desiderio di MotoGP. Ma la nuova veste di collaudatore gli consentirà di tornare ad immergersi in quel suo magico mondo che gli ha donato cinque titoli mondiali, senza la pressione delle gara. Giusto il tempo di riflettere, capire se la mira è ancora precisa, se la salute lo permette.

Anche gli assassini sono umani, sono pronti a dimenticare gli antichi dissapori. Anche se il nuovo alleato si chiama Valentino Rossi. Vederli collaborare nel box fa un certo effetto, lo scambio di informazioni sarà da oggi automatico, il muro solo un bel ricordo. “Tutti vogliamo vincere e non vogliamo mai concedere niente agli altri – ha spiegato Jorge Lorenzo -. Ciò rende difficile comunicare, passare del tempo insieme o provare empatia per l’altro“. L’alleanza è adesso indissolubile, un solo obiettivo nel mirino: battere il boss dei boss, il killer per eccellenza della MotoGP: Marc Marquez. In attesa dell’ascesa di nuove reclute…

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