24 Luglio 2019

Fabio Quartararo, l’erede ‘naturale’ di Valentino Rossi

Fabio Quartararo è il principale candidato a prendere il posto di Valentino Rossi dopo l'eventuale ritiro alla fine del 2020. Ma manca ancora la vittoria.

Fabio Quartararo

Le prestazioni di Fabio Quartararo hanno lasciato già il segno tra i vertici Yamaha. Le dichiarazioni di Lin Jarvis sull’imminente ritiro di Valentino Rossi hanno infiammato la pausa estiva, in attesa di rivedere i piloti MotoGP in azione a Brno. Si attendono rettifiche e accuse di cattive interpretazioni del senso di certe affermazioni, ma nel box di Iwata serpeggia una certa tensione.

Se da un lato Maverick Vinales e Fabio Quartararo hanno entusiasmato la casa giapponese, i deludenti risultati del campione di Tavullia lasciano presagire nuovi scenari di mercato. Del resto, con il mercato piloti che si infiammerà tra meno di un anno, la stagione 2021 sembra già dietro l’angolo. Il rookie francese è un ‘prodotto’ Yamaha al 100%: nessuno avrebbe scommesso su di lui ad inizio campionato, adesso i riflettori sono puntati su di lui. Lo sa bene il manager Eric Mahè che già gioca al rialzo, chiedendo maggiori garanzie economiche e tecniche. Perché se un anno fa Yamaha lo ha ingaggiato per le sue basse pretese finanziarie, il prossimo anno potrebbe chiedere dieci volte di più.

Con Valentino Rossi che potrebbe definitivamente lasciare la MotoGP alla fine del 2020, il candidato naturale alla sostituzione è già all’interno del box Yamaha. Salvo eventuali ritorni di fiamma da parte di Jorge Lorenzo. In quel caso la casa di Iwata gli garantirebbe comunque una M1 con specifiche da ufficiali. Ma a Fabio Quartararo, nonostante le tre pole e i due podi, manca ancora la vittoria prima di poter ambire al team ufficiale. Impressionante la sua precisione di guida, con due sole cadute nelle prime nove gare. Numeri che fanno riflettere, se si considera che è solo un 20enne novello della classe regina. Lin Jarvis e Maio Meregalli già sono al lavoro per garantirgli (e garantirsi) un futuro in Yamaha. Ma al momento opportuno saprà reggere la pressione?

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