23 Ottobre 2020

Coronavirus Italia, bollettino 23 ottobre: inizia il coprifuoco, 91 morti

Coronavirus in Italia, il bollettino del 23 ottobre 2020. 19.143 nuovi casi, 91 morti,oltre mille ricoverati in trapia intensiva.

Emergenza Coronavirus

La seconda ondata dell’emergenza Coronavirus investe l’Italia e il resto dell’Europa. Fortunatamente la bolla costruita dalla Dorna intorno al paddock funziona, nonostante i casi di Riccardo e Valentino Rossi, di Jorge Martin, di Tony Arbolino, dei sei ingegneri Yamaha rimasti in quarantena e di altro personale delle classi minori e degli organizzatori. Nell’ambiente del Motomondiale si inizia a pensare se non sia il caso di obbligare i piloti a non tornare a casa in vista del trittico finale tra Valencia e Portimao. I viaggi non privati e i contatti con altre persone possono mettere a rischio il lavoro di un’intera stagione e di decine di persone.

I numeri dell’emergenza in Italia e Spagna

Il bollettino Coronavirus del 23 ottobre 2020 in Italia è preoccupante. Sono 19.143 i nuovi casi in Italia, a fronte di 182.032 tamponi (numero record). I pazienti in terapia intensiva ammontano a 1.049, aumentano di 855 i ricoveri ordinari (ora 10.549). Le terapie intensive aumentano di 57 unità (ora 1.049), i decessi in 24 ore sono 91. In Campania il governatore De Luca annuncia di voler chiudere “per 30-40 giorni, poi si vedrà“. Chiusure notturne anche in Piemonte e Calabria.

L’emergenza Coronavirus in Spagna ha portato ad un crollo del turismo del 78% a settembre rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Un numero più alto del 64% in meno registrato ad agosto. Il turismo rappresenta il 12% del Pil spagnolo. Il governo spagnolo sta pensando a un coprifuoco esteso a tutto il Paese, al fine di limitare al massimo gli spostamenti e le occasioni di riunione sociale in orario notturno.

La Spagna è il primo Paese dell’Europa occidentale a superare la soglia di un milione di casi ufficiali. “La situazione è molto preoccupante in Spagna e in Europa. Siamo in una seconda ondata e in varie zone del nostro Paese non è sotto controllo“, ha dichiarato il ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa. Ma il doppio round di Valencia non sarà a rischio.

Foto: Getty Images

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