16 Marzo 2020

Andrea Dovizioso: “La MotoGP sarà rinviata per mesi”

Andrea Dovizioso vede lontano l'inizio del campionato MotoGP. "Duro il rinvio del Qatar, speriamo che la prima gara sarà al Mugello".

MotoGP, Andrea Dovizioso

Andrea Dovizioso in questi giorni farà a meno della moto da cross, l’attenzione sarà puntata tutta sulla preparazione fisica. Il vicecampione MotoGP può contare sul capannone vicino casa dove ha allestito una palestra. Non si allena tutti i giorni, alterna sport e faccende di casa, cercando di tenersi sempre informato su quanto accade in Italia e nel mondo dopo la pandemia di Coronavirus. “Chiuso in casa, passo il tempo tra provare ad allenarmi e guardare i telegiornali per informarmi. Per fortuna che nel capannone ho la palestra. È l’unico sfogo, così per far passare il tempo mi sono messo a fare lavoretti a casa: la mia officina non è mai stata così in ordine“.

Stiamo vivendo una situazione surreale, nuova per tutti, che potrebbe cambiare le nostre vite. “È una situazione pesante, ma anche qui dipende da dove sei – ha spiegato Andrea Dovizioso a ‘La Gazzetta dello Sport -. Chi vive in città dove ci sono un maggior numero di contagi, o magari è passato per un ospedale, è più conscio della situazione. Finché non succede a te o a chi ti è vicino la vedi in maniera più soft. E qui a Forlì, per fortuna, la situazione è ancora abbastanza tranquilla. I casi aumentano, ma niente a che vedere con la Lombardia“.

Il pensiero del pilota Ducati non può che andare alle moto, ad un campionato MotoGP che non si sa quando prenderà il via. Nell’attesa gli ingegneri del team lavorano seppure a ritmi ridotti. “Il rinvio del Qatar è stato tosto, siamo abituati a vivere avendo date e scadenze fisse e non sei pronto a modificarle. Ci si adatta, ma non puoi fare l’indifferente, la nostra vita gira attorno alle corse. E la mia domanda su quando torneremo a correre, è senza risposta – ha proseguito Andrea Dovizioso -. Se anche da noi la situazione migliorerà prima di altri Paesi, prima che tutto si normalizzi anche fuori dall’Italia ci vorrà tempo. Temo che continueremo a vedere rinvii per un paio di mesi. Va a finire che la prima gara sarà in Italia. Sarebbe bello“.

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