12 Dicembre 2020

Alex Briggs: “Ho capito subito che Valentino Rossi era speciale”

Alex Briggs ripercorre la sua collaborazione al fianco di Valentino Rossi, dal 2000 all'ultima gara MotoGP a Portimao: "Ho capito subito che era speciale".

Valentino Rossi

Valentino Rossi non porterà con sé tutta la sua squadra storica nel team Petronas SRT. Nella stagione 2021 verrà seguito solo da David Munoz, Idalio Gavira e Matteo Flamigni. La scuderia malese non aveva nessuna intenzione di stravolgere il suo staff che ha lavorato perfettamente sin dall’esordio in Top Class. Il meccanico australiano Alex Briggs, che segue il Dottore sin dall’esordio in Honda, resta fuori dal paddock, con lui anche Stephen Brent.

Vale da fanciullo a leggenda

Alex ha condiviso oltre un ventennio al fianco del campione di Tavullia, insieme hanno vinto ben sette titoli mondiali. “È una persona molto onesta, molto divertente e sa come divertirsi“, racconta nella seconda parte dell’intervista a ‘The-Race’. “Si diverte molto nel vedere altre persone felici. Sa cose di te che non gli hai detto, che ha visto in te. Il suo personaggio non è cambiato molto e nemmeno lo stile di lavoro è cambiato molto. Il modo in cui guida, il modo in cui lavora e si presenta nel box, è tutto molto simile a quando era un ragazzino“.

A cambiare è stata la sua fama, sempre in crescita, attorniato dai media. E il grado di maturità di Valentino Rossi. “Quando era giovane veniva nel box per allontanarsi dalle cose ma ora non può farlo. La sua essenza non è cambiata, ma sia lui che Uccio [Salucci] sono cresciuti. Erano bambini, e ora sono uomini con famiglia, figli e affari”, prosegue Briggs. “È successo così lentamente che non l’ho visto accadere. Tutto è cambiato e niente è cambiato!“.

Si è mostrato subito diverso dagli altri piloti al suo arrivo in Honda, dove ereditava un gruppo di lavoro già ben collaudato e che aveva servito una leggenda come Mick Doohan. “Conosceva tutti i nostri nomi, da dove venivamo e cosa facevamo… Ho capito fin dal primo giro che era speciale. Sapevamo già guardando 125cc e 250cc che era un grande pilota, ma dal primo giro era veloce. I giapponesi della nostra squadra all’epoca erano in grado di capirlo. E dopo una mezza dozzina di gare hanno iniziato ad ascoltarlo davvero“. Secondo classificato all’esordio in classe regina nel 2000, poi cinque Mondiali vinti consecutivamente…

Il rapporto tra Alex e il Dottore

Nonostante il lungo periodo di collaborazione non c’è una stretta amicizia tra Valentino Rossi e Alex Briggs. “Fuori dai box c’è un piccolo rapporto. Quando si è infortunato o quando c’è stato un problema, ho inviato alcuni messaggi WhatsApp. Ma non ho mai esagerato“, sottolinea il meccanico australiano. “Se sei un amico troppo stretto con il ragazzo con cui lavori, può offuscare un po’ il tuo giudizio. Quello che dici e quello che fai possono essere ammorbiditi. È mio amico, ma non è il mio migliore amico, altrimenti sarebbe come un dottore che lavora sulla propria famiglia… A Natale scambiamo uno o due messaggi, non si parla tutti i giorni“. Cosa prevede nel futuro del nove volte iridato? “Non so cosa gli stia dicendo il suo cuore, ma il suo cervello gli dirà sempre che vuole vincere“.

Foto: Getty Images

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