18 Aprile 2021

MotoGP, Valentino Rossi: venti arabi in VR46, ma la carriera traballa

Valentino Rossi in difficoltà anche nel terzo round MotoGP a Portimao e trovare soluzioni non è facile. Sul team VR46 ci sono investitori arabi.

Valentino Rossi a Portimao

Prosegue il trend negativo di Valentino Rossi anche nel week-end di Portimao. La leggenda vivente della MotoGP stenta a trovare aderenza al posteriore sulla nuova Yamaha YZR-M1. Il compagno di box Franco Morbidelli riesce a fare meglio persino con una moto basata sull’edizione 2019. I due piloti del team factory Vinales e Quartararo volano, quindi ci sono dei motivi per cui preoccuparsi. Dopo le gare in Qatar sembrava presto per tracciare una quadro futuro del Dottore, ma dopo Portimao tre Gran Premi inizieranno a a far rumore. Si arriverà a Jerez quasi con un dentro o fuori, a Le Mans sarà già aria di annunci in attesa del successivo evento al Mugello.

In vista della gara di casa, in programma dal 28 al 30 maggio, la VR46 e i suoi tifosi avranno le idee più chiare. Sia sul team nascente in MotoGP sia sul futuro di Valentino Rossi come pilota. E se sul primo versante potrebbe esserci un investimento arabo a dare manforte ai progetti, sul destino del Dottore in sella alla M1 solo i risultati possono fare miracoli. E in Portogallo non c’è aria di ottimismo. Solo 7° al termine della Q1, posizione che lo condanna 17° in griglia. Partendo dalla sesta fila il podio resta un miraggio. “Se ho imparato qualcosa nel corso della mia lunga carriera, è che arrabbiarsi o innervosirsi è inutile. Devi essere concentrato e lavorare su tutti i dettagli. Mi dispiace molto per quello che sta succedendo“.

Il Dottore è in affanno

Si pensava che Losail fosse il vero problema, ma Portimao ha confermato che sarà una stagione MotoGP complicata per Valentino Rossi. Qualche lampo qua e là sarà ancora possibile, ma Petronas SRT deciderà di tenersi il veterano? Ma, soprattutto, il nove volte iridato vorrà continuare senza divertirsi? “Vorrei essere in una posizione migliore, sono preoccupato perché anche su questa pista sto soffrendo, cerco di lavorare su tutto, dall’assetto della moto al mio stile di guida. Ma al momento ancora non sono veloce come vorrei“.

L’animale da gara domenicale sembra essersi estinto, i problemi richiedono soluzioni ben più radicali. Difficile a trovarsi tra il sabato sera e il warm-up, quando ormai è troppo tardi. Nella MotoGP odierna le qualifiche ti condannano per la gara, salvo avere un feling ottimale con le Michelin, come avviene alle Suzuki. “È difficile fare un grande passo avanti, perché ogni circuito è diverso. Sarà dura, parto da dietro e anche il mio passo non è molto buono. Ho migliorato un po’, posso essere costante, ma non sono abbastanza veloce“.

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1 commento

  1. Makiland ha detto:

    Temo che VR si in qulche modo “distratto” dalle vicende manageriali che sono in ballo a discapito della concentrazione del pilota VR … E’ una transizione radicale quella che VR sta progettando e rischia così di perdere la strada nelle gare. Del resto, se fossi in lui, guarderei di più al futuro che non al presente ed al passato … Inoltre, come anche Morbido … le Yamaha Petronas paiono essere non poco inferiori alle Ufficiali …
    Me lo aspettavo, però mi girano …