18 Marzo 2020

MotoGP, Valentino Rossi: “Nel 2009 ero già vecchio, figurati ora”

Valentino Rossi presenta la sua collezione di caschi conservata a Tavullia. Il pilota MotoGP ripercorre la sua carriera dal 1995 ad oggi.

MotoGP, Valentino Rossi

Valentino Rossi chiude l’avventura nel suo archivio segreto di Tavullia con la presentazione dei caschi. Un quarto di secolo di storia e leggenda conservato nel suo bunker, dove conserva l’intera collezione di abbigliamento racing dal 1996 ad oggi. Il Dottore snocciola dati e curiosità ripercorrendo una carriera che ha già il sapore di leggenda. “Il casco è importantissimo, ha avuto una grande evoluzione nel corso degli anni. Dal 1996 al 2018 è cambiato molto, tutta un’altra visuale e comodità, sono più piccoli, leggeri ed ergonomici, migliorando la sicurezza, devi fidarti e vedere bene quando guidi. All’inizio mi dava qualche problema perché guidavo a testa bassa“.

LA STORIA ATTRAVERSO I CASCHI

Il primo casco è datato 1995 ed era marchiato ancora Dainese. “Si chiama Belzebù, poi siamo passati ad AGV. Il primo Sole e Luna risale al 1996, fatto da Aldo Drudi, usato nella prima gara del Mondiale, la visiera si staccava a mano. Il casco più vittorioso è quello del 2003, 2004 e 2005 – ha sottolineato Valentino Rossi -. L’ho usato tre anni e ho vinto tre titoli, uno con la Honda e due con Yamaha. Il casco che ho adesso è simile“. Con il passare degli anni cambiano i modelli, le peculiarità e le dimensioni. “Nel 2008 arriva il GP Tech, sono tornato a vincere il Mondiale con Yamaha e le Bridgestone. Nel 2009 il casco “Gallina vecchia fa buon brodo”, all’epoca ero già vecchio, avevo 30 anni, pensa adesso“.

Infine l’ultimo modello, il “GP RR nato alla fine del 2012 ed è quello che sto usando con diverse evoluzioni. Ha superato le ultime omologazioni della FIM. Piccolo, leggero, confortevole, ha una buonissima efficienza aerodinamica, abbiamo lavorato molto sull’anti-appannamento“. Valentino Rossi conserva anche guanti, modellini e saponette. “I primi guanti erano in pelle, poi l’uso del carbonio per proteggere meglio le mani. Fino ad arrivare ai più moderni, dove c’è un grande uso del carbonio e del titanio, mantenendo il comfort e la sensibilità“.

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