25 Giugno 2021

MotoGP, la tecnica: La Ducati sta sperimentando l’effetto suolo?

La complessa aerodinamica Ducati GP21 sembra sviluppata per creare carico sul posteriore e migliorare la stabilità in curva. Guardate quanto sono sottili le ali!

Ducati, MotoGP

di Paul Emile Viel

La MotoGP non correva al Sachsenring dal 2019 e in questi due anni ogni marca ha fatto un enorme passo avanti. Le Ducati domenica scorsa hanno mostrato i loro progressi su un tracciato tedesco storicamente non favorevole: unico successo con Casey Stoner nell’ormai lontano 2008. Ma ha di nuovo rimarcato anche i limiti della GP21. Il GP Germania sul circuito del Sachsenring è stata probabilmente una gara molto più significativa di qualsiasi altra per quanto riguarda il passo avanti che le  V4 hanno fatto in termini di stabilità in curva. La Ducati è sembrata piuttosto forte per tutto il fine settimana, con Jack Miller e Pecco Bagnaia che venerdì hanno mostrato buoni tempi nei long run, nonostante Pecco Bagnaia fosse molto in ritardo venerdì. Ma questo era dovuto al fatto che l’italiano non aveva usato gomme nuove alla fine della sessione.

La Ducati è un passo avanti 

La Ducati ha migliorato la stabilità in curva della sua GP21 attraverso una serie di accorgimenti, in particolare il telaio. Aggiustamenti e piccole evoluzioni hanno permesso di migliorare progressivamente il rendimento in curva nelle ultime stagioni. Un altro fattore è  il motore. E’ noto quanto la  Ducati lavori instancabilmente per rendere il V4 più potente  sulla griglia sempre più  gentile in accelerazione. Ci sono poi tanti altri fattori, come le migliorie apportate al Salad Box, la parte della moto che ospita il mass damper, ma anche le modifiche che riguardano i piloti che devono adattarsi e capire lo stile di guida di cui la Ducati ha bisogno per aiutala a girare.

GP21 ad effetto suolo?

Ma il fattore più interessante in assoluto sono senza dubbio i nuovi artifici aerodinamici che Ducati sta utilizzando in questa stagione. La teoria ispiratrice di questo sviluppo sembra essere la sperimentazione della capacità di “effetto suolo” in campo motociclistico. La maggiore stabilità in curva della Ducati quest’anno potrebbe essere frutto principalmente a questo lavoro aerodinamico. Nella foto d’apertura è possibile osservare i condotti ricavati nella parte inferiore della carenatura laterale. Aiutano a dirigere il flusso d’aria verso il basso, dirigendolo a terra e sotto la moto. Sembra contraddittorio, poiché tutti gli altri elementi aerodinamici della MotoGP sono progettati per spingere l’aria verso l’alto, creando una pressione inferiore sotto la superficie della pinna per creare deportanza. Questi condotti Ducati sembrano progettati per una funzione diversa, e per portare la pressione dell’aria ad un valore più alto sotto la carenatura.

Più carico sul posteriore, maggiore stabilità

Con una maggiore pressione dell’aria sotto la Ducati, l’aria che raggiunge il “cucchiaio” è più densa, consentendo al cucchiaio di avere un effetto maggiore. L’aria più densa aiuta anche i copriruota posteriori a fare il loro lavoro. In effetti, voci nel paddock affermano che questi condotti sono stati progettati non  solo per modellare il flusso d’aria attorno alla ruota posteriore, ma anche per creare carico aerodinamico.  Ai maggiori angoli di piega la GP21 può sfruttare questo aumento di carico aerodinamico. Il pacchetto aerodinamico della Ducati è molto complesso ma anche relativamente ben congegnato e sembra funzionare come gli ingegneri si attendevano.

Ducati, MotoGP

Quanto sono sottili le ali!

Sebbene la Ducati non sia riuscita a fare la voce grossa in Germania, in gran parte a causa di problemi di aderenza al posteriore a fine gara, la GP21 non è andata affatto male su un tracciato come il Sachsenring che in anni recenti aveva messo parecchio in difficoltà tutti i piloti del marchio. Per capire quanto il pacchetto aerodinamico Ducati sia avanzatissimo dal punto di vista ingegneristico,  è molto interessante osservare questa foto della GP21 di Johann Zarco nel parco chiuso dopo la caduta in Q2, subito dopo aver ottenuto la pole position. Guardate quanto sono sottili le ali!

Leggi l’articolo originale su Paddock-GP.com

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5 commenti

  1. walterguzzi ha detto:

    questi sono i giochini alla dall igna lui si diverte come i bimbi a fare queste cose ma la sostanza dice che la Ducati va solo dritta non gira e soprattutto no vince, giocate giocate

  2. FRA 1988 ha detto:

    Dall’Inga ha una tale inventiva che i giapponesi tentano in ogni modo di bloccare ogni sua intuizione ma non ce la faranno mai. I tabù Jerez e Le Mans sono stati sfatati grazie ad una moto eccezionale.
    Adesso tocca ai piloti dare qualcosa in più non ha senso
    che sia davanti Zarco con un team satellite. Bagnaia e
    Miller devono darsi una mossa e sfruttare tutto il potenziale della moto. Le due tappe in Austria fanno il gioco della Ducati che è sempre volata in quel tracciato.