28 Gennaio 2020

MotoGP, Stoner-Márquez: una sfida senza vincitori né vinti

Casey Stoner e Marc Márquez non si sono mai incontrati da avversari in MotoGP. Alcuni protagonisti provano a sbilanciarsi sul possibile vincitore.

Marc Marquez e Casey Stoner

I più grandi appassionati di MotoGP vivranno sempre con una grande occasione mancata: la sfida tra Casey Stoner e Marc Márquez. Il pilota asutraliano ha lasciato il mondo delle corse alla fine della stagione 2012, seminando grande amarezza tra i suoi fan, all’età di 27 anni. Era l’anno in cui il Cabroncito vinse il suo secondo titolo iridato nelle classi inferiori, prima del grande salto in classe regina nel 2013. Due leggende del Motomondiale i cui destini non si sono mai incrociati, se non all’interno del box Repsol Honda, quando Stoner ha indossato i panni del collaudatore.

Chi avrebbe vinto tra Marc Márquez e Casey Stoner? Una domanda che resterà in eterno senza risposta anche se i principali esperti provano a sbilanciarsi. Ovviamente si tratta di due stili di guida abbastanza diversi, su prototipi che sono cambiati con il passare degli anni, soprattutto nel campo dell’elettronica. Ma stili di pilotaggio per certi versi anche simili, come la frenata con un solo dito che Marc ha ereditato dall’australiano. In un dibattito sui social il francese Loris Baz ha diviso le grazie in parti uguali: “Casey il migliore a controllare il treno posteriore, Marc perfetto nel controllo del posteriore“.

STONER-MARQUEZ SFIDA SENZA TEMPO

Anche Aleix Espargaró ha voluto dire la sua all’interno di questo dibattito. Secondo il pilota spagnolo dell’Aprilia, “il 27 non è meglio del 93 neppure se beve tre bottiglie di vino. In effetti, non si avvicina nemmeno!“, ha detto ad un fan su Twitter. “Ciò che conta sono le vittorie una domenica dopo l’altra, in tutti i tipi di condizioni, in questo senso (Marc) è incomparabile (occhio, sono un fan di Stoner ma è così)“. Del resto Marc Márquez conta già 56 vittorie in MotoGP contro le 38 vittorie di Casey Stoner. In passato e in ambiente differente si era espresso anche Cal Crutchlow: “Pagherei per vedere questa sfida… In una gara normale dove è difficile superare, Stoner vincerebbe più facilmente. Ma in una lotta corpo a corpo avrebbe la meglio Márquez“.

Un confronto senza tempo e senza risposta, ma forse può significare più di ogni altro il parere di un personaggio super partes, Shuhei Nakamoto, vice presidente HRC. Per l’ingegnere giapponese non ci sono dubbi: “Di tutti i piloti con cui ho lavorato, penso che Casey Stoner sia stato il migliore. Ce n’erano altri che erano anche veloci e di talento, ma era speciale, il più geniale, persino di Marc Márquez. Casey “odiava” il controllo della trazione. Quando l’abbiamo disattivato, il modo in cui ha accelerato senza perdere la ruota posteriore è stato il migliore possibile secondo le leggi della fisica. Sembrava che avesse un sensore al suo interno. Era un genio, nessuno poteva copiarlo“.

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1 commento

  1. lavinia.georg_14562706 ha detto:

    In uno sport come quello motoristico in cui la qualità del pilota è legata alla qualità del mezzo Stoner e Marquez(almeno negli ultimi 40 anni) rappresentano la superiorità dell’uomo sul mezzo cioè sarebbero i soli due piloti che si contenderebbero la vittoria in caso di gara su identica moto,gomme,senza messa a punto,senza preparazione o altri marchingegni che vadano in aiuto all’uomo pilota