3 Maggio 2020

MotoGP: Riparte il calcio in Portogallo, anche Portimao utilizzabile?

Dorna, ad oggi, può contare su almeno sette piste potenzialmente in grado di ospitare MotoGP e Superbike, in soli quattro Paesi. Il calendario d'emergenza è possibile

MotoGP, Portimao

Allestire un calendario d’emergenza per la MotoGP potrebbe essere meno complicato di quanto si poteva temere solo qualche settimana fa. In Portogallo il 29 maggio ripartirà il campionato di calcio, per cui è presumibile che anche Portimao possa entrare nella rosa di tracciati utilizzabili da top class e Superbike da luglio a fine novembre, la “finestra” temporale che Dorna ha fissato per la disputa del Mondiale 2020.  Il tracciato dell’Algarve non figurava nel calendario originale, ma ospita dal 2008 la Superbike, che qui avrebbe dovuto correre il 5-6 settembre. Il circuito è completamente isolato, per cui è in una situazione ideale per garantire il rispetto delle misure anti-contagio. L’autodromo si trova 20 chilometri fuori dai centri abitati della costa, e nelle immediate vicinanze ci sono eleganti strutture alberghiere capaci di ospitare senza problemi le 1600 persone necessarie per gestire il GP a porte chiuse.

Dorna: almeno sette piste disponibili

Per allestire il calendario d’emergenza alla Dorna le opportunità non mancano. Intanto ci sono i quattro impianti spagnoli: Barcellona, Aragon, Jerez e Valencia. I primi tre avrebbero dovuto ospitare quest’anno sia la MotoGP che la Superbike. Ieri l’on line Speedweek ha parlato di possibile inizio della MotoGP 2020 proprio a Jerez, il 19 luglio. Inoltre ci sono le opportunità Zeltweg (Austria), di proprietà Red Bull marchio massicciamente coinvolto anche nelle moto, e Silverstone (Regno Uniti). Questi due impianti ospiteranno un doppio GP ciascuno di F.1, quindi le moto potrebbero andare a ruota delle auto. Aggiungendo Portimao, arriviamo a ben sette impianti potenzialmente disponibili. Se ciascuno di essi ospitasse due gare, sul modello F.1, la MotoGP potrebbe allestire un Mondiale di ben 14 GP, contro i 20 che erano previsti. Lo stesso dicasi per la Superbike: con sette round in più, in aggiunta a quello regolarmente disputato in Australia, sarebbero otto, su tredici che erano previsti. La difficoltà sarà far quadrare i conti e gestire tutte le complesse situazioni economiche che girano intorno, non trovare posti per correre….

Situazione verso la normalità

In parecchi Paesi europei la situazione sta velocemente tornando alla normalità. Oltre al Portogallo, anche Polonia e Danimarca si apprestano a rimandare in campo in calcio della massima serie, sempre nell’ultimo week end di maggio. La Germania deciderà mercoledi 6 maggio se far ripartire la Bundesliga: le squadre di serie A si allenano da un mese, e nessun allarme ha destato la posititività di tre addetti del Colonia (forse due giocatori e un magazziniere) rilevata ieri. Non hanno sintomi, andranno in quarantena ma il resto della squadra continuerà come previsto la preparazione. Anche in Gran Bretagna la decisione riguardo la Premier League è attesa a giorni. L’idea è quella di giocare tutte le partite in sei stadi: tre a Londra, uno a Brighton oltre a Derby e Nottingham, le città più vicine al tracciato di Donington. Il problema più grosso per le moto, ad oggi, è la possibilità di spostare il paddock da una nazione all’altra. Concentrare tutte o gran parte delle gare nella penisola iberica potrebbe essere una soluzione.

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