4 Marzo 2021

MotoGP, Massimo Rivola: “Ancora da decidere la squadra satellite”

2021 importante in MotoGP per Aprilia, chiamata a ridurre il gap con i rivali. Una stagione con tante decisioni da prendere, a partire dal team satellite.

MotoGP Massimo Rivola

Aprilia Racing Team Gresini svela le nuove livree per la stagione 2021 di MotoGP e rilancia le proprie ambizioni. Per la casa di Noale non sarà un’annata semplice complice la triste scomparsa di Fausto Gresini, ma cercheranno di portare in alto il suo nome in pista. Tra i protagonisti a parlare dopo la presentazione c’è Massimo Rivola, amministratore delegato del team. Quest’ultimo non nasconde che il campionato in arrivo sarà particolarmente importante per Aprilia e allo stesso tempo che sarà chiamato a delle scelte importanti da prendere in poco tempo.

Tra queste quella sul test rider dopo avere ‘promosso’ Lorenzo Savadori come pilota ufficiale. “Sicuramente avremo un tester e Bradley (Smith) ha fatto un gran lavoro negli ultimi due anni. Ci piacerebbe continuare con lui, ma lui si sente pilota e vuole correre. Rispetto la sua volontà: noi siamo aperto nel dargli la possibilità di migliorare il lavoro che sta svolgendo facendo anche alcune wild card. Abbiamo delle alternative, ma a noi piacerebbe continuare con Smith”.

C’è poi un ricordo per Gresini: “Fausto era una persona molto intelligente, un campione. Quando lo sei credo che tu abbia qualcosa di speciale”. Rivola continua a parlare dei successi: “Fausto è stato un manager di spessore, ha vinto anche in quel ruolo e non solo da pilota. Aveva un grande occhio nel valutare i piloti e spero che Lorenzo (Savadori) sia la conferma della grande visione che ha avuto in questi anni”.  Citando Savadori, viene spontaneo parlare di lui: “Bisogna tenere conto che non conosce alcune piste. Un pilota che arriva dalla Moto2 ha più chance di mettersi in mostra rispetto ad uno dalla Superbike”.

Eppure avevano detto che la decisione sul pilota titolare sarebbe stata presa dopo i test: “È stata una scelta dell’azienda; questa decisione poteva influenzare altre persone per lo sviluppo della moto. Bradley ha esperienza e caratteristiche che si abbinano più al ruolo di test rider rispetto a Lorenzo”. Il finale del 2020 ha inoltre convinto Aprilia: “Lorenzo ha fatto le ultime tre gare l’anno scorso e già nella prima siamo rimasti impressionati. Mi aspetto che continui a crescere durante la stagione, ma non che batta Aleix Espargaro. Piuttosto che arrivi sempre più vicino gara dopo gara”.

Lo spagnolo è l’indiscusso leader: “Aleix è un vero riferimento, tutti quelli che hanno lavorato al suo fianco hanno fatto fatica ad avvicinarsi a lui. Anche Iannone all’inizio non era veloce come Espargaro provenendo da una moto diversa”. Rivola continua ad elogiare i suoi piloti: “Aleix trae sempre il meglio dalla moto, mentre Lorenzo è intelligente e si applica molto. Ho seguito i suoi allenamenti da tanti punti di vista e spero possa mantenere il percorso di crescita visto in questi anni”.

Per entrambi sarà un anno importante. Anzi, per Aprilia in generale sarà una stagione forse cruciale. “Sarà l’annata più importante, ancora di più dopo la mancanza di Fausto. L’ambizione è quella di diventare ufficiali e poi avere un team satellite. Avere quattro piloti e quattro moto renderebbe le cose più semplici per migliorare le performance”. Nel 2022 potrebbe essere anche il momento di andare a caccia di un big rider: “Ci piacerebbe, ma ovviamente se il top rider dovesse diventare Lorenzo Savadori saremmo i più felici del mondo!”.

I piani tuttavia non sono chiari, la deadline sì: “C’è un mese, ma non di più, per organizzare le cose. Adesso dobbiamo concentrarci su come far crescere la moto nel miglior modo possibile. Siamo sulla giusta strada. Una squadra satellite cambierebbe tanto, anche per la scelta dei piloti. Se lo avremo potremo seguire una strada, altrimenti andremo in un’altra direzione. Credo che quattro moto potrebbero portare anche altri sponsor, di conseguenza più soldi”.

“Significherebbe coinvolgere anche più persone e più compiti da svolgere. Oltretutto adesso i meccanici arrivano da Gresini Racing, dopo tanti anni proseguire con altri meccanici sarebbe difficile. Siamo parte della stessa famiglia, spendo più tempo con il team che con la mia famiglia ‘vera’ (risata, ndr)”. L’ad di Aprilia sottolinea poi i risultati ottenuti: “In un anno difficile abbiamo tre nuovi partner e vorrei ringraziarli. Significa che il lavoro e la direzione presa non sia totalmente sbagliata. Passo dopo passo arriveremo al top”.

La casa di Noale migliora anno dopo anno, ma manca ancora qualcosa per chiudere del tutto la distanza con i rivali. Tornando all’argomento collaudatori ci si chiede se un pilota di esperienza possa essere di aiuto. “Nella nostra situazione sì, può servire per fare l’ultimo step. Il processo per arrivare a chiudere il gap richiede un mix di tutto. Lo scorso anno ha vinto la moto e il pilota che hanno sbagliato meno”. Sarebbe stato bello poter usufruire di Andrea Iannone: “Non ci è concesso, vista la squalifica”. Rivola non entra troppo nel merito della questione, ma non rinuncia ad una stoccata: “Adesso se risulti positivo a cocaina o altre sostanza ti sospendono per un mese…”.

Tornando alla moto vengono analizzato poi le aree su cui lavorare: “Il nostro punto debole è il motore. In un anno e mezzo siamo migliorati molto, ma servono anche soldi per svilupparlo. Ad essere onesto se non ci sono limiti dal punto di vista finanziario tutto diventa più veloce, ma io preferirei avere più tempo rispetto a tutto il resto”. Traspare fiducia sulla nuova moto: “Se sarà buona come mi aspetto potremo dimostrare che non abbiamo bisogno di un budget enorme per essere competitivi. Il telaio mi rende fiducioso e anche sull’elettronica abbiamo fatto un bello step in avanti pur essendoci margine per lavorare”.

Tornando al discorso del team satellite viene alla mente che la VR46 voglia entrare in MotoGP. “Sarebbe fantastico avere il nome di Valentino con noi come agli inizi della sua carriera”, non nasconde Rivola. Prima, però, serve la competitività: “Prima di tutto dovremo dimostrare di essere veloci e poi potremo ambire a qualcosa di più serio”.

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