18 Giugno 2021

MotoGP, Marini e il tortuoso Sachsenring: “Sembra di guidare una Moto2”

FP2 difficile per Marini, a un certo punto però in 2° posizione. Doppia caduta per Luca, che scherza a riguardo: "Pagherò una birra ai meccanici"

MotoGP Marini

Il venerdì di Luca Marini è stato sicuramente tra i più travagliati di questo 2021 di MotoGP. ‘Maro’ chiude con una doppia caduta il turno di FP2, dove però è stato anche per una parte della sessione in seconda posizione. Nonostante questo, Luca rimane cosciente che la strada sia ancora lunga e ci sono dei problemi da risolvere dopo un pomeriggio… strano.

“FP2 piena di problemi”

“La FP2 è stata piena di problemi”, sentenzia. “Al mattino una moto aveva problemi e abbiamo cercato di capire se fossimo riusciti a risolverli nella prima uscita del pomeriggio”. Risposta negativa: “La posteriore era un disastro, era come stare sul ghiaccio”. Sul finale invece una caduta ‘normale’: “Stavo spingendo, ho esagerato con il gas nonostante fossi già al 5° giro con quella gomma. Volevo finire le FP2 il più avanti possibile. Fortunatamente sono ok: pagherò una birra ai meccanici dopo questa notte (sorride, ndr)”. 

“Non sono felice del mio giro”

Ci sono comunque dei passi in avanti: “Il feeling con la moto era buono, quello che abbiamo provato a Barcellona sta funzionando. Con la morbida ho fatto molti errori e non sono felice del mio giro”. Fare bilanci però è difficile: “Non so cosa aspettarmi, non penso che il mio potenziale sia la 2° posizione. Credo di avere fatto un giro perfetto o avere trovato una gomma particolarmente buona. Domani comunque cercherò di mettermi direttamente in Q2 nell’ultima sessione di libere”. 

“Sembra di guidare una Moto2”

Marini parla poi del Sachsenring: “Quando arrivi qua sai che la pista è piccola e stretta, ma la potenza della moto è tagliata. Sembra di essere su una Moto2 qua perché non puoi spingere troppo con la potenza, altrimenti stressi troppo le gomme. Bisogna essere attenti in ogni curva per non alzare la temperatura delle gomme, quindi guidare calmo, dolce ed essere molto preciso. Qua la gara è molto lunga”. 

“Serve una moto che giri stretta”

Proprio sulla gestione manca ancora qualcosa: “Non sono tra i migliori, i più esperti riescono a risparmiare la gomma dietro pur mantenendo buone prestazioni sul giro. Io cerco di fare il mio e trovare la migliore prestazione in gara”. Non sarà facile, visto che il Sachsenring non è feudo Ducati: “Fare velocità di inserimento e staccare forte è difficile. Serve una moto che gira stretta, non è una delle nostre caratteristiche, ma noi proviamo comunque a frenare forte e mettere giù più potenza che possiamo”

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