2 Maggio 2021

MotoGP, Marc Marquez è pronto a prendere di nuovo per mano Honda

Dopo Portimao, Marc Marquez deve ancora fare i conti con il fisico a Jerez. Il fenomeno di Cervera vede però la luce: "Honda non deve perdere la strada".

MotoGP Marc Marquez

Marc Marquez è ancora lontano rispetto a dove vorrebbe essere, ma la strada per tornare a vedere il Marquez a cui siamo abituati è quella giusta. A Jerez ha ancora dovuto contenere le forza, un po’ per il braccio, un po’ per la grande caduta patita ieri durante le prove. Non stiamo ovviamente parlando ancora del miglior Marc, ma il processo richiede tempo e lui ne è consapevole. Un segnale importante anche per Honda: adesso che è tornato, il fenomeno di Cervera potrà aiutare con lo sviluppo.

“Soffro fisicamente, ma meno che a Portimao”, sorride. “Non è il risultato che vorrei, ma mi sono sentito meglio in moto. Il collo era completamente bloccato da ieri, ma fa parte delle corse. Quando parti in 14° posizione capita di perdere del tempo ed è successo”. Marquez può comunque essere soddisfatto a metà: “Sono stato sempre più veloce con il passare dei giri. Ad un certo punto riuscivo a stare con Vinales e Zarco, i più veloci in pista. A 8 giri dalla fine però mi sono dovuto arrendere”.

Una gara in cui ha potuto studiare bene la Honda: “Sono stato con Stefan (Bradl) e Pol (Espargaro). Perdiamo in uscita di curva e serve capire il motivo. Analizzeremo tutto e se starò bene domani farò qualche giro nei test. Non farò tanti giri, ma giri di qualità, magari 30-40”. Sarebbe importante per lo sviluppo: “Posso provare il materiale, Honda sta lavorando tanto. Dobbiamo gestire bene cosa abbiamo e non perdere la strada. L’anno scorso non c’ero, cominceremo a vedere cosa hanno fatto nel 2020, cosa abbiamo adesso e trovare un equilibrio. Guido come voglio, ma non ho il mio equilibrio”.

Marc torna poi sull’argomento sicurezza: “Le moto vanno sempre più veloci e le case progrediscono. Così facendo però le vie di fuga diventano più piccole, specie nei circuiti storici. Ci sono gli holeshot e tanti sistemi, le moto vanno ad oltre 360 orari.. ma noi piloti dobbiamo avere una posizione”. Marquez è critico: “Per ora la situazione è questa, dobbiamo lavorare… se un pilota finisce contro il muro vuol dire che le vie di fuga sono piccole!”

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1 commento

  1. makiland ha detto:

    MM ha bisogno un reset mentale oltre che fisico. Che sia un campione senza cuore,nè etica sportiva è sicuro, ma ora tra voli, amnesie e muri nel box rischia la clinica psichiatrica altro che licenza … quella poi … Un pilota del suo calibro che ammette di avere amnesie … mi pare OUTFIT.