17 Aprile 2021

MotoGP, Marc Marquez ‘day after’: muscoli dolenti ma vuole ripetersi

Marc Marquez ritorna grande protagonista della MotoGP dopo la lunga assenza. 6° crono nel venerdì di Portimao, ma avverte qualche dolore a braccio e spalla.

MotoGP, Marc Marquez nel box Honda

Marc Marquez, Portimao, day after. L’alieno di Cervera ha chiuso con il 6° crono la prima giornata di MotoGP a Portimao dopo il lungo infortunio. 9 mesi di sofferenza, dubbi, timori, speranze e ben tre interventi chirurgici, Marc Marquez è tornato con l’entusiasmo di un bambino. Al rientro ai box sembrava chiedersi ‘cosa ci faccio qui?’. Meglio al mattino nelle FP1, con pista semi-bagnata e con gli avversari che hanno girato con cautela per non correre rischi. “La cosa più difficile, una volta iniziato a girare, è stata la frenata. Il feeling della velocità l’ho ritrovato subito. Ma quando dovevo staccare all’inizio ho dovuto forzarmi“.

Marc all’esame di qualifiche

Il bilancio del day-1 è meglio del previsto e mette persino a segno uno dei suoi salvataggi. Nelle FP2, dopo aver montato la soft per il time attack, ha perso l’anteriore alla curva 8. Marc Marquez ha ripreso il controllo della sua Honda RC-V dopo la sbandata, lasciando una vistosa striscia nera sull’asfalto. “Quella derapata non me la sono goduta, ma è il mio stile. Non vado in moto dicendo che non posso cadere, però si vede che qualcosa mi manca ancora. Nelle curve a sinistra vado benissimo, in quelle a destra che sono la maggioranza non ho tutto sotto controllo, mi manca ancora la forza nel braccio per caricare un po’ di più l’avantreno, che è una delle mie caratteristiche“.

All’indomani del rientro in classe MotoGP Marc e gli uomini del box si chiedono come si sveglierà sabato. Dopo la lunga assenza certi muscoli del corpo, attivi solo in pista, si rimettono in movimento e possono causare qualche dolore. Già nel pomeriggio di venerdì il braccio destro ha lanciato una luce gialla di stanchezza. “Non ho ancora un obiettivo, perché ancora non so come sto guidando. So cosa fare, ma non sento il limite della moto – sottolinea Marc Marquez -. Ho iniziato con l’assetto di Stefan Bradl, un po’ alla volta inizierò a cambiare per trovare la mia strada, ma tutto dipenderà dal fisico. Ho un po’ male al braccio, al gomito e alla spalla, ho recuperato gran parte della muscolatura, ma questa inattività non ha aiutato. Continuerò senza mettermi pressione e tutto quel che verrà è bene accetto“.

Nel box Repsol Honda

Ha subito fatto una grande impressione nell’ambiente del paddock MotoGP e ai box HRC. Miglior pilota del marchio, con Pol Espargarò entusiasta di poter guardare i suoi dati. Ancora una volta la Casa dell’Ala dorata si conferma dipendente da Marc Marquez. “È importante per tutti, anche per l’assetto, Marc ha più esperienza, guida questa moto da più di nove anni e può dare delle linee guida chiare che posso usare per migliorare i miei tempi“, ha detto l’ex KTM. Nelle qualifiche però il Cabroncito dovrà superarsi, perché con la gomma morbida avverte più difficoltà. “Sta bene ma gli manca forza, sarà importante vedere come si sveglia – avverte il suo manager Emilio Alzamora -. L’importante è essere qui, iniziare a stare in moto, ma tra qualche mese sarà perfetto. Siamo stati qui prima del Qatar, si è trovato subito bene, non ha molta forza sull’avambraccio destro, la difficoltà è là“.

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1 commento

  1. Makiland ha detto:

    Ti auguro di finire la gara con un piazzamento soddisfacente e di non prendere troppi rischi per dimostrare qualcosa. NON devi dimostrare nulla tu SEI MM, aspetta e soffri un poco per riacquistare la tua ESAGERATA sicurezza nelle manovre estreme, vedrai che sarai presto al TOP, quel livello che meriti !