18 Aprile 2020

MotoGP: La F.1 riparte con tre gare a luglio, a porte chiuse

La F.1 ripartirà con tre GP a luglio: 5 a Zeltweg, 19 e 26 doppia tappa a Silverstone. Le auto contano di salvare anche Monza, senza pubblico. Può farlo anche la MotoGP

MotoGP, Silverstone

La MotoGP si prepara a correre a porte chiuse per salvare il Mondiale 2020, la F.1 è già avanti. Nei prossimi giorni, massimo ad inizio maggio, le auto annunceranno il nuovo calendario. Che partirà il 5 luglio da Zeltweg (Austria) e lo stesso mese prevede lo svolgimento di due GP in successione a Silverstone, il 19 e il 26 luglio. La F.1 conta di riuscire a rimettere in piedi quindici GP, tutti a porte chiuse, contro i 22 che erano previsti. Sarebbe un salvataggio provvidenziale, visto che le TV pagheranno i diritti in base ai GP effettivamente disputati e trasmessi. Se ci riesce la F.1, può farcela anche la MotoGP. Fra l’altro Zeltweg e Silverstone sono due tracciati che figurano anche nel calendario delle moto: in agosto, mese fissato da Dorna per la ripartenza, intanto si potrebbe correre lì.

PISTE FAVOREVOLI

Per la ripartenza le auto hanno puntano su circuiti “favorevoli”, da vari punti di vista. Zeltweg appartiene alla Red Bull, che ovviamente può fare pressione sul governo austriaco, che fra l’altro è stato fra i primi ad allentare le misure di contenimento della pandemia. Silverstone torna benissimo, perchè gran parte dei team hanno sede nella zona, alcuni proprio alle porte del tracciato. In agosto e settembre la F.1 conta di recuperare altre gare in Europa, compresa Monza, ovviamente senza pubblico. Poi volerà ad est: Cina, Vietnam, Russia, Azerbaigian, poi Bahrein e Abu Dhabi che chiuderebbero il campionato.

MOTOGP SI ACCODA

Se la F.1 riesce a salvare il Mondiale, ce la può fare anche la MotoGP. Con lo stesso schema: più gare in Europa possibili da agosto a ottobre, quindi il finale di campionato ad oriente, là dove si potrà.  La chiave è ovviamente il sacrificio economico a cui il gestore Dorna sarà costretto. Correre senza pubblico incide su una delle voci attive più ricche, cioè il canone che ogni circuito paga per avere la corsa: circa 80-100  milioni € a stagione. Le porte chiuse permetteranno al promoter di salvare almeno la quota di diritti TV e dare continuità all’attività delle squadre, “salvando” gli investimenti compiuti dalle Case. Poi nel 2021 si vedrà.

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