23 Gennaio 2022

MotoGP, KTM a muso duro con Ducati: la preseason si surriscalda

La nuova stagione MotoGP inizia a surriscaldarsi: Pit Beirer risponde a Ducati sulle voci di "concorrenza sleale" e invita ad investire sui giovani.

MotoGP, Pit Beirer

KTM e Ducati sono due dei tre protagonisti europei, insieme ad Aprilia, che cercano di farsi spazio nella MotoGP. Una sfida che parte dalle fondamenta, dall’arruolamento di piloti da traghettare dai campionati nazionali al Motomondiale, fino alla Top Class. Raul Fernandez e Remy Gardner sono due esempi lampanti e recenti di giovani cresciuti nelle proprie fila e approdati in MotoGP con la Casa austriaca. Pedro Acosta è destinato ad essere il prossimo. Da parte sua Ducati è riuscita a soffiare Jorge Martin dalle maglie della KTM, forte anche del consenso del pilota madrileno.

Scintille tra KTM e Ducati

Una bella lotta senza esclusione di colpi che mette un po’ di sale su questa preseason, in attesa che i motori possano rombare nel primo test IRTA a Sepang. Il costruttore austriaco è stato accusato di “concorrenza sleale” per il suo lavoro con i giovani piloti da parte del team manager Davide Tardozzi. Arriva a distanza di tempo la replica di Pit Beirer sulle colonne di Speedweek.com, sito di proprietà Red Bull, lo sponsor di KTM.  “Innanzitutto non stipuliamo alcun contratto bavaglio. Secondo, non puoi costringere un pilota a restare se vuole passare in un’altra squadra… Nella Red Bull Rookies Cup forniamo le moto, ma non firmiamo alcun contratto con i piloti, perché non sono ancora maggiorenni“.

Ma non si ferma qui il direttore motorsport di KTM. E non risparmia frecce infuocate verso il marchio di Borgo Panigale. “Non so cosa abbia mangiato a colazione il signor Tardozzi quella mattina quando ha detto tutto questo. Se Tardozzi dice qualcosa sulla concorrenza sleale, non posso che invitare Ducati a impegnarsi nella scoperta di giovani talenti. Anche se non ricordo di aver visto una moto Ducati Moto3“. Pit Beirer ricorda che a Mattighofen investono milioni di euro l’anno sui piloti. Un lavoro a suo dire più onesto rispetto a chi offre denaro per fargli cambiare livrea.Un accenno non troppo indiretto a quanto successo con Jorge Martin. “La Ducati dovrebbe piuttosto pensare a come impegnarsi nel lavoro con i giovani piloti. Se la Ducati accoglie fra le sue fila ormai con una certa regolarità i piloti della VR46 Riders Academy di Valentino Rossi, fa una mossa intelligente. Ma che seguano la loro strada, e non lamentarsi del nostro programma“.

Che favola Marco Simoncelli! “58” racconto illustrato in vendita anche su Amazon Libri

Foto: Getty Images

Lascia un commento