20 Novembre 2020

MotoGP, Joan Mir: “Mi piacerebbe un motore più veloce!”

La testa di Joan Mir rimane al 100% sulla pista dopo il titolo. Lo spagnolo ha le idee chiare sulle aree di miglioramento della Suzuki

Joan Mir Portimao

Il campione del mondo Joan Mir non cambia la sua mentalità dopo il titolo. A Portimao il numero 36 della Suzuki ha già improntato la sua testa al prossimo weekend e sul migliorare la moto, oltre a conquistare il titolo costruttori per la casa di Hamamatsu. Le montagne russe di Portimao sono state una sorpresa un po’ per tutti, ma il tracciato è piaciuto alla maggior parte dei piloti, Mir compreso.

“È una pista incredibile, mi sono divertito tantissimo. La giornata è stata buona, non mi aspettavo di essere così veloce oggi”, esordisce Joan. “Il circuito ha tante curve differenti, non è facile capire dove si deve dare di più e dove bisogna invece essere un pochino più gentili. È un tracciato speciale come Austin! Abbiamo bisogno che la gomma anteriore sia a contatto con l’asfalto ma con questi sali e scendi non è facile”.

Mir comincia poi a parlare delle aree su cui lavorare: “Sarà importante sistemare bene l’elettronica e lavorare un po’ sulle geometrie per avere un buon setting. C’è ancora tanto lavoro da fare su questo punto di vista, ma la cosa importante è che mi senta forte e bene sulla moto”. È ancora presto per parlare della scelta della gomma, ma lo spagnolo sembra avere le idee chiare: “Il feeling è stato buono sia con la gomma morbida che con quella media, vedremo poi con la dura se riusciremo a mantenere le stesse sensazioni”.

Se qualcuno pensava che la conquista del mondiale potesse cambiare qualcosa si sbaglia: “Quando c’è un weekend di gara devi essere completamente concentrato sulla pista. In MotoGP non sei veloce se non dai il 100%. Devi pensare a guidare e sinceramente sono contento perché sono la mia testa è improntata su come migliorare la moto e sul mio stile di guida per fare dei buoni giri”.

Joan Mir: “Se sono bello è grazie a mamma!”

Essere campione del mondo fa poca differenza: “In pista non cambia niente essere campioni o meno, mentre è un po’ diverso il tipo di pressione che ho in questo momento. Adesso sono più libero e rilassato, posso concentrarmi solo sulla guida. Il mio obiettivo è dare a Suzuki il titolo costruttori, potremo parlare di un grande weekend se dovessimo riuscirci”.

Joan Mir analizza poi le aree su cui Suzuki possa migliorare: “Mi piacerebbe un motore più veloce! Il mio amico Tito (Rabat) mi dice sempre che siamo un po’ lenti sui rettilinei ed effettivamente la velocità di punta non è uno dei nostri punti di forza. Ci sarebbero anche delle piccole cose sul telaio e un’altra cosa importante sarebbe avere maggiore grip per rendere la moto migliore”.

Dopo la conquista del mondiale si è parlato molto anche della famiglia di Mir, in particolare della mamma. Tutte le voci non sembrano infastidire Joan, che scherza sull’argomento: “Ho dovuto combattere con questo “problema”  fin da bambino con i miei amici, ma è un bene che mia mamma sia bella! Se io sono un bel ragazzo ed è proprio grazie a mamma (risata)!”.

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