25 Giugno 2021

MotoGP, Garrett Gerloff: “Non ci sono vie di mezzo, servono i coglioni”

Si conclude il 'nuovo' esordio di Gerloff in MotoGP. Tante le cose da imparare, sempre con il sorriso: "Sensazioni differenti da ogni moto che ho guidato"

MotoGP Gerloff

Garrett Gerloff non usa mezze misure per descrivere il ‘nuovo esordio’ in MotoGP, questa volta con Petronas. L’americano ancora una volta non ha per niente sfigurato calcolando la praticamente 0 esperienza (tolto il doppio turno di libere a Valencia nel 2020, però in condizioni bagnate) sui prototipi e che ad Assen non ci ha mai girato. A referto anche una caduta, ma il texano non perde l’entusiasmo e il sorriso.

“Mi sento meglio sul bagnato”

“Sto continuando a imparare, guidare queste moto sull’asciutto è completamente diverso rispetto a condizioni miste”, esordisce. “Sto cercando di conoscere velocemente la pista: è un po’ complicato, ma mi sto divertendo e vedremo di migliorare sempre di più”. Gerloff va poi più nel dettaglio: “Sul bagnato la moto è più naturale e meno rigida rispetto al asciutto. Mi sento meglio in quelle condizioni, la moto è più simile alla Superbike”.

“La MotoGP è diversa da tutte le moto che ho guidato”

Garrett parla poi della caduta: “Sono entrato un po’ troppo forte in curva 7 e ho cercato di tenere i freni più del solito. Non volevo andare giù, ma è andata così e farò tesoro di questo errore”. Guidare una MotoGP non è per niente semplice: “Il telaio è rigido e guidare una moto di questo tipo è completamente differente rispetto a tutte quelle su cui ho girato fino a oggi. La più grande differenza è quando affronti le sconnessioni della pista: la moto reagisce tantissimo”.

“Vorrei avere altri turni sull’asciutto”

Difficile invece comparare la M1 2020 di Valentino Rossi rispetto alla M1 di Franco Morbidelli: “Qua ho girato sull’asciutto, a Valencia sul bagnato. Difficile fare comparazioni, non c’erano le stesse condizioni”. Si torna dunque a parlare delle sue sensazioni in sella: “Mi piacerebbe avere turni asciutti perché guardando ai dati ancora non carico abbastanza la moto in alcuni punti. È molto violenta e controllare il tutto è difficile, specie sulle sconnessioni. Lì non ci sono vie di mezzo: o vai o non vai, devi avere le palle per lavorare su quell’aspetto”.

“Non mi sento più stanco rispetto a quando guido la SBK”

Tra le novità anche i dischi in carbonio: “Non sono ancora al 100%, posso usarli di più. In SBK facciamo tanta pressione sui freni, qua non è richiesta invece per fare delle frenate incredibili. Su alcune situazioni di frenata ancora faccio fatica, ci lavoreremo per domani”. A livello di stanchezza però non ci sono problemi: “La moto si muove velocemente e violentemente, ma non mi sento più stanco rispetto a quando guido la Superbike”.

“Ramon Forcada persona eccezionale”

In questo venerdì ha potuto conoscere anche Ramon Forcada: “Una persona stupenda, ha spinto perché avessi tutto quello di cui avevo bisogno. Ha tanta esperienza e conoscenza, proverò a fare del mio meglio per renderlo felice. È stato molto interessante ascoltare come voleva cambiare la moto in base alle mie indicazioni. Cercherò di ricordarmelo in futuro per riportarle anche al mio capotecnico, c’è sempre qualcosa da imparare”

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