13 Marzo 2023

MotoE, Nicholas Spinelli scossa elettrica “Stupito da quanto si entra forte”

Nicholas Spinelli è uno dei debuttanti in MotoE quest'anno. A Jerez il primo contatto con la Ducati V21L, ecco com'è andata.

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Dopo il debutto in Supersport, i primi test con la MotoE. Nicholas Spinelli infatti è all’esordio anche nel Mondiale elettrico, quindi alla scoperta della Ducati V21L. Il neo pilota Pons Racing non deve fare nessun confronto con la Energica Ego Corsa, ma certo è comunque un altro mondo rispetto alle moto ‘classiche’. A Jerez, nonostante il maltempo, Spinelli ha avuto modo di svolgere due giorni di adattamento alla Rossa elettrica. Osservando anche il lavoro dell’esperto compagno di box ed amico Mattia Casadei, un punto d’appoggio in questa nuova avventura. Ecco le prime impressioni dopo le prove sulla pista andalusa.

Nicholas Spinelli, una corsa dopo i due round Supersport tra Australia e Malesia!

Sì esatto! Domenica dopo la gara a Mandalika sono corso subito a casa, mi sono fatto la doccia, ho fatto le valigie di corsa e sono partito. Ho preso quattro voli per andare a Jerez, poi coi fusi orari ed il jet lag ero un po’ svalvolato. Alla fine però siamo riusciti a fare i primi test MotoE e non sono nemmeno andati così male, visto che abbiamo chiuso terzi. Sono molto contento soprattutto perché sono riuscito a trovarmi subito bene con la Ducati. Secondo me hanno fatto una moto molto valida, chiaramente come ogni moto nuova c’è qualcosa da sistemare, ma è già un buon inizio.

Sei abituato alle moto ‘classiche’. Cosa ti ha colpito di più di questa moto elettrica?

Sono rimasto molto colpito da quanto riesce ad entrare forte in curva. Non posso fare confronti con la moto dell’anno scorso ma, guardando ad una moto ‘tradizionale’, riesci a staccare un po’ più piano perché comunque c’è più peso e meno freno motore. In generale però ha molti punti validi e sul bagnato riesci ad andare molto, molto forte, cosa che non mi aspettavo. Arrivavo dalla gara bagnata di Phillip Island e comunque c’era meno grip rispetto a quando poi ho girato con la MotoE, questo mi ha stupito tanto. Anche sull’asciutto poi mi sono adattato subito e mi fa molto piacere, vuol dire che è una moto non troppo difficile da imparare e che hanno fatto un bel lavoro.

Essendo un esordiente, hai già chiesto qualche consiglio o informazione agli altri?

Sì, ho parlato con gli altri e mi hanno spiegato alcune differenze, anche qualcosa riguardo la moto dell’anno scorso. Chiaramente, essendo il primo test collettivo, abbiamo qualche problema: è una moto nuova, ma per come abbiamo iniziato va già molto bene.

Il tempo è arrivato col time attack o senza rischiare?

Ho pensato soprattutto a cercare il miglior feeling con la moto, senza pensare al tempo. Abbiamo tirato fuori dei buoni feedback, poi nell’ultima sessione dell’ultimo giorno ho cercato di tirare fuori un buon tempo. Ma la pista era bagnata e sono andato lungo in una curva, nonostante questo ho fatto il mio giro buono! Devo sottolineare anche il lavoro dei tecnici Ducati: abbiamo rilevato un problema e pochi giorni dopo ci hanno portato la mappa nuova. Ce la stanno davvero mettendo tutta.

Primo contatto anche col team Pons, com’è andata?

Divido il box con Mattia Casadei: è più facile quando hai un compagno di squadra italiano e che conosci già. Col team poi è andata bene: sono amichevoli, accoglienti e non mi hanno fatto sentire a disagio. Sinceramente però non siamo riusciti a fare grosse cose anche a causa delle condizioni metà umide e metà asciutte. È stato quindi un po’ difficile mettere a posto la moto, ma nonostante la situazione abbiamo lavorato bene.

Nicholas Spinelli come se la cava sul bagnato, è un punto debole?

Io mi sento bene, sul bagnato comunque ho sempre un passo un po’ più calmo e cerco piano piano di migliorare. Diciamo che se piove durante l’anno siamo già abbastanza pronti!

Hai conosciuto la moto elettrica, cambierà qualcosa nella tua routine?

No, credo che l’allenamento che faccio vada più che bene anche per la MotoE. La moto pesa di più, ma ad essere sincero mentre corro non lo sento più di tanto. Il fatto è che comunque facciamo 8-9 giri al massimo, c’è una grande differenza rispetto ai 18 nelle gare Supersport.

C’è una grande differenza però anche tra una MotoE ed una Supersport. Come la gestisci?

Non so se si può chiamare dote, ma io riesco ad adattarmi subito ad una moto. Certo quando sono arrivato sulla MotoE sono stato aiutato dal fatto che è una moto facile, ma sono riuscito comunque a cambiare senza difficoltà. Il primo giorno sul bagnato è stato così così, quand’è stato più asciutto sono riuscito ad andare subito forte. Vedremo in Catalunya, secondo me Ducati farà un altro piccolo step.

Un’opinione: come vedi questa moto sul tracciato di Barcellona? I test su quel circuito saranno determinanti?

In Catalunya ci sono stato anni fa, l’ultima volta nel 2014. Difficile da dire… Jerez è una pista molto selettiva, con frenate forti e curve veloci, quindi secondo me un tracciato completo. A Barcellona alla fine ci ho girato solo con la Moto3, sarà cambiata parecchio in nove anni. Certo comunque essendo italiano mi sarebbe piaciuto fare qualche test in Italia, ma mi adeguo alle scelte.

Cosa pensi del format 2023, con tutto in due giorni e gare solo al sabato?

È una questione di adattamento alla fine. Saranno gare piccole, stressanti, ma fisicamente ce la fai. Forse è un po’ compresso come programma, ma se l’hanno fatto ci sarà qualche motivo e rispetto le decisioni. Anche se comunque avrei preferito una sabato ed una domenica.

Foto: Social-Nicholas Spinelli

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